NA 13/2/15 presso Sala Diego Guida pres.to il libro Chianette e Carocchie di Luciano Galassi
Venerdì 13 febbraio u.s presso la sala della Diego Guida in via Bisignano 11, Napoli, è stato presentato il libro “Chianette e Carocchie” di Luciano Galssi Kairos Editore.
Relatore Paolo Laudisio. Hanno partecipato I Barattoli Cosmici con Rossella Castellano e Luigi Parlato; il maestro Franco Manuele – chitarra e voce.
Nella saletta gremita di pubblico, la presentazione è stata aperta con il saluto di Luciano Galassi che ha introdotto Paolo Laudisio, relatore , il quale ha illustrato il significato di varie frasi contenute nell’opera.
Com’è noto, la minaccia è l’atto di far temere a qualcuno un danno, un castigo, una vendetta, per spaventarlo e indurlo a fare o non fare qualcosa. Il dialetto napoletano è ricco di espressioni minatorie che prefigurano danni fisici della più svariata specie e intensità, dallo schiaffo sul viso al colpo in testa, dal calcio in una parte del corpo all’accecamento di un’occhio, da ripetute e terribili percosse fino al male estremo della morte: è intuitivo che un discorso sulle minacce è intimamente legato al dato fattuale e dinamico che, in concreto, tende a realizzarle. Ecco perchè nel libro Luciano Galassi ha descritto essenzialmente delle minacce sul piano fisico e delle conseguenti violenze manuali finalizzate ad arrecare il danno promesso. In cosa consiste la chianetta; essa è il veloce colpo dato sul centro del capo con mano tutta aperta. La carocchia è il colpo secco e doloroso assestato al capo e portato con movimento veloce dall’alto verso il basso con la mano chiusa a pugno e con la nocca del medio protesa in avanti a formare un cuneo o anche con le giunture delle dita piegate a martello. La carocchia quando ben assestata, è in grado di stordire, rimbecillire chi la riceva. La carocchia se dà o se sona, e l’azione viene anche resa col verbo scarucchià. Molte sono le frasi napoletane legate a questo gesto. Queste ed altre espressioni contenute nel libro, Paolo Laudisio le ha sapientemente illustrate tra l’ilarità sua e del pubblico.
L’opera che reca in apertura la seguente dedica: A Maria Antonietta Melorio Adinolfi, alla sua travolgente passione per la cultura, alla sua immediata simpatia, al suo tenace e scoppiettante umorismo, alla sua capacità organizzativa, alla schietta semplicità del suo agire, si presenta in una semplice ma efficace veste tipografica, reca in copertina un’antica e significativa illustrazione napoletana ed è composta da 251 pagine compreso indice.
Questa nuova fatica di Luciano, è ancora una incursione nel sempre sorprendente mondo del dialetto napoletano e Galassi questa volta sceglie come oggetto di osservazione la sfera delle minacce e delle percosse. L’autore attraverso alcune espressioni, ci conduce oltre il mero significato delle stesse e ne indaga origini, variazioni ed usi.
Nel corso della riunione, le illustrazioni sono state intervallate da una lettura/recitazione di Lina Gubitosi dalle pagine del libro, da canzoni cantate da Franco Manuele e da simpatici ed umoristici interventi dei Barattoli Cosmici che hanno coinvolto anche il pubblico in sala.
La serata si è chiusa con i ringraziamenti di Luciano Galassi e gli applausi della platea che ha espresso il proprio compiacimento con applausi all’unisono.
Alberto Del Grosso
Giornalista Garante dei Lettori
del giornale Positanonews
Nota: A breve sarà aggiunto anche un flash audiovideo della serata.