RAVELLO: Don Giuseppe Imperato si scaglia contro i politici
(di Giulia Asprino) – Le dichiarazioni rilasciate al Corriere del Mezzogiorno da Don Giuseppe Imperato, parroco di Ravello, arrivano come un rombo di tuono, squarciando le aspre contestazioni, che vedono ancora contesa la presidenza della Fondazione Ravello. "Oggi ci sono persone come Amalfitano che esercitano il loro potere con prepotenza, è un uomo intelligente, capace, ma duro. Sono almeno dieci anni che nelle omelie predico l'unità, ma loro sono minati da questa tradizione politica di divisione che hanno nell'anima e porta all'odio." Parole forti, ma mai più giuste, che suonano quasi come una scomunica verso chi occupa la scena politica di Ravello da più quasi mezzo secolo, demonizzando uno degli angoli più affascinanti della Costiera Amalfitana, per il suo ricco passato culturale. Un periodo di frammentazione quello che sta investendo la Città della Musica e che rischia di minare il patrimonio artistico di una delle mete copertina: all'immagine del famoso pino, profilato sullo sfondo del mare, bisognerà affiancare quella della ragion di stato intenta a sdradicarlo, come sinonimo di una frattura ormai insanabile.