NA 26/3/15 Al Salotto Cerino il dr. Ermanno Corsi nella conversazione “Lingua napoletana, lingua globale”.

28 marzo 2015 | 00:00
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NA 26/3/15 Al Salotto Cerino il dr. Ermanno Corsi nella conversazione “Lingua napoletana, lingua globale”.
NA 26/3/15 Al Salotto Cerino il dr. Ermanno Corsi nella conversazione “Lingua napoletana, lingua globale”.
NA 26/3/15 Al Salotto Cerino il dr. Ermanno Corsi nella conversazione “Lingua napoletana, lingua globale”.
NA 26/3/15 Al Salotto Cerino il dr. Ermanno Corsi nella conversazione “Lingua napoletana, lingua globale”.
NA 26/3/15 Al Salotto Cerino il dr. Ermanno Corsi nella conversazione “Lingua napoletana, lingua globale”.
NA 26/3/15 Al Salotto Cerino il dr. Ermanno Corsi nella conversazione “Lingua napoletana, lingua globale”.

Una piacevole serata trascorsa al “Salotto Cerino”  giovedì 26 marzo u.s con il giornalista  dottor. Ermanno Corsi e, nella seconda parte con l’attrice Elisabetta D’Acunzo.

L’evento è stato aperto da Grazia Cerino che dopo il saluto ed il benvenuto agli ospiti, ha introdotto il giornalista dott. Ermanno Corsi.

La poesia introduttiva del poeta Salvatore Cerino, questa volta è stata letta da Elisabetta D’Acunzo che ha voluto rendere omaggio al poeta ed ai familiari, padroni di casa, con la poesia “Luisella”.

Non è mancata  la  presenza del  maestro Antonio Buhne che, come sempre, ha  aperto la serata con brani eseguiti al pianoforte.

Come tutti sanno, l’UNESCO ha dichiarato la “ lingua napoletana “bene  culturale” e seconda lingua “nazionale”. Siamo  orgogliosi di questo meritato riconoscimento.  Ermanno Corsi nella sua conversazione su “Lingua napoletana, lingua globale”  ha evidenziato il cammino    della lingua  napoletana  dalle origini ad oggi, facendo riferimento a qualche scrittore e a vari poeti. Ricordò  una lettera che  Giovanni Boccaccio scrisse in napoletano  durante la sua permanenza a Napoli,  Poi  nel cinquecento Jacopo Sannazaro  che scrisse “Gliommeri” – che significa grovigli, gomitoli,   filastrocche nelle  quali venivano ironizzati i personaggi in  voga  al  momento.  Gian Battista Basile  con l’opera “Li Cunti de li cunti” fiabe in lingua napoletana  che Benedetto Croce definì il  libro più espressivo della letteratura italiana. Ermanno Corsi ha poi citato  Giulio Cesare Cortese, Pietro Giannone e Niccolò Capasso  che definì la lingua napoletana, una lingua “filosofica”  arrivando poi,  ai poeti  del periodo  tra ottocento e novecento,  come Salvatore Di Giacomo, E..Mario, Roberto Bracco che per le sue idee contro il regime, fu isolato e non ebbe la nomina di Senatore. L’oratore ha ricordato anche  altri   autori di canzoni che, cantate da noti tenori all’estero ed oltre oceano, hanno fatto sì che la lingua napoletana diventasse lingua globale e conosciuta  in tutto il mondo. Infine, tra i poeti del novecento,  Corsi ha messo in evidenza   Salvatore Cerino,  riportando  alcuni giudizi   che Elio Bruno scrisse  in un articolo pubblicato sul Roma  il 23 aprile 1992 . su Salvatore Cerino: …”.E’ stato uno degli ultimi  grandi poeti in vernacolo napoletano. La sua poesia ci riporta alle fonti della vera cantata della nostra melica di essenza mediterranea”, … “apparteneva al filone della tradizione, che, diramandosi da Sguttendio al Velardiniello, attraversa l’opera di Basile e Cortese per confluire negli ariosi poliritmi di accesa ispirazione di Di Giacomo, fino a Russo, Bovio, Murolo, Galdieri, Bracco, Viviani”.

A conclusione  della riuscita serata, l’emozionante esibizione  di Elisabetta D’Acunzo che ha interpretato una poesia di Eduardo De Filippo  e, a richiesta, diversi brani  del repertorio classico di Raffaele Viviani .  L’attrice, che ha iniziato la sua carriera debuttando nella “Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone ed ha lavorato con altri valenti registi come Armando Pugliese, Giancarlo Sepe, Vincenzo Salemme, Lorenzo Salveti, riscuotendo sempre grande successo di critica e di pubblico, anche stasera, con la sua grazia e la sua bravura,  ha deliziato gli amici del “Salotto Cerino”.

A congedare i convenuti, la famiglia Cerino e il maestro Antonio Buhne  che ha suonato al pianoforte alcune canzoni del repertorio classico napoletano.

Infine gli auguri di Buona Pasqua ed un arrivederci al prossimo appuntamento – 9 maggio 2015 alle ore 19 –  nella Chiesa S. Maria Del Parto a Mergellina –per  la cerimonia di premiazione della XIV Edizione del “Premio Nazionale di Poesia “Salvatore Cerino”  alla quale interverrà,  la “famiglia Gibboni” –  quattro violini ed un pianoforte – per un piacevole concerto.

Assunta Cerino e Alberto Del Grosso

Nota a breve inseriremo anche un audiovideo con flash dalla serata.