Una pioggia di petali di rose dal campanile quando rientra
Vico Equense– Anche quest’anno nell’alta frazione vicana di Massaquano si è celebrata la ricorrente festività della ‘Madonna delle Rose’, molto sentita sia fra i cittadini equani ma anche tra quelli dei paesi limitrofi.
Essa cade annualmente il martedì dopo la Pentecoste e si tratta delle celebrazioni per Santa Maria a Chieia, e questa festività viene celebrata sempre con grande un'intensità, dove il sentimento religioso si incrocia
con il sapore della tradizione e della cultura che non ha altri riscontri nella terra delle sirene. Il momento più intenso delle celebrazioni è la processione che dal borgo di Massaquano arriva fino al Convento di San Francesco, percorrendo l'antica strada pedonale che collegale due frazioni. La statua ritorna nel luogo di partenza dopo la celebrazione eucaristica che si svolge proprio nell’antico convento della Famiglia Francescana, e secondo un’antica tradizione deve rientrare nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Massaquano entro le ore 14.00, se no deve restare presso il convento Francescano. Il corteo termina con la tradizionale pioggia di petali di rose, in una piazza gremita all'inverosimile. Si narra che il parroco, Padre Nunzio Infante, iniziò questa usanza del pellegrinaggio da Massaquano al convento di San Francesco, nella vigilia della festa che avviene ogni anno durante il martedì di Pentecoste. Egli ricorda tutto quello che gli è stato tramandato dai vecchi Padri che insegnavano presso il convento durante gli anni del collegio. Dove oggi c'è il cimitero, c’era un uliveto vicino al convento che è ubicato nella frazione di San Francesco, in cui dopo l’anno mille fu rinvenuta l'icona della Madonna dai confratelli della Confraternita di Massaquano (una tra le più antiche d'Italia), così facendo istituirono il culto di visitare giornalmente quel luogo. La Madonna che fu rinvenuta era scolpita nel tufo, in seguito fu dipinta ed oggi è murata nella chiesa del convento intitolata a Santa Maria a Chieia, proprio come il nome della confraternita di Massaquano e durante la processione viene utilizzata proprio l'icona della Madonna di questa chiesa. Non è da sottovalutare l’importanza e l’eco che questa tradizione e questa processione hanno al di fuori della frazione equana. Oltre oceano, nella città della ‘Mela ‘, questa Madonna è venerata insieme a San Gennaro ed è per questo che forse nella città di New York c’è la presenza di molti cittadini di Vico Equense, che sono emigrati negli USA nei secoli scorsi. Dopo aver compiuto un lungo tragitto, una celebrazione religiosa, il ritorno e la fatica degli uomini che immettono nel sorreggere la statua per farla risalire le scale della chiesa, tra migliaia di persone entusiaste nella piazza, dal campanile cadono una quantità inimmaginabile di petali di rose. Un forte cerimoniale al quale non si può restare indifferenti, oltre alle centinaia di mani che battono freneticamente come un cuore innamorato della madre celeste, si notano i volti di anziani e giovani rigati dalle lacrime dovute o alla richiesta di qualche favore prontamente esaudito dalla ‘Madonna delle Rose’ o al semplice fatto di emozionarsi per essere stati testimoni di una celebrazione tanto pregnante di significato. Secondo un antica tradizione tramandata dai padri equani fino ai noi, fra gli abitanti del borgo nel giorno della festa della Madonna, sulle loro tavole ci devono essere cento polpette, non una in più e non una in meno.
Galleria fotografica di Rosario Criscuolo
GIUSEPPE SPASIANO