Tutti proni al pensiero unico di Vincenzo De Luca.

22 giugno 2015 | 00:00
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Tutti proni al pensiero unico di Vincenzo De Luca.

Annoto con disappunto, che in alcuni ambienti politico-giornalistici, sono tutti proni al pensiero unico di questo “semideo”, evidentemente, per paura di essere considerati in caso contrario dei “personaggetti” o peggio ancora “imbecilli”.

La supponenza e la violenza verbale di questo “semideo” è insopportabile. Uscito dai confini di quella Salerno, ove il contraddittorio, se non in pochi casi, non ha mai  trovato  residenza, si trova a fare i conti con una realtà completamente diversa, e questo non va proprio giù al  nostro “semideo”.

Reputo, che l’errore più grande che il PD abbia potuto commettere in Campania, sia stato l’avergli  consentito di partecipare alle primarie, in considerazione della sua condanna e della inevitabile applicazione della tanto vituperata legge Severino.

Aspetto con ansia gli sviluppi dell’applicazione della suddetta legge, per intanto, qualsiasi decisione sarà adottata, sicuramente provocherà gravi danni alla già poco invidiabile situazione campana.

Com’è  possibile immaginare, che una regione come la nostra possa essere governata nella fase iniziale da un sostituto, per di più non scelto dal vituperato popolo sovrano?

Siamo divenuti oramai una barzelletta, basta vedere gli sketch di Crozza per rendersi conto di quanto assurda sia la situazione venutasi a creare.

Nel frattempo, il nostro “semideo” risponde con la solita “eleganza” verbale a quei  giornalisti che lo incalzano con domande appropriate.

Assicura che lui non ha tempo da perdere per rispondere alle imbecillità, che ha tanto da fare, e che risolverà nel breve i tanti guasti di questa martoriata regione.

Per intanto, trova il tempo di piazzare presso il Comune di Salerno, la sua casa, il suo secondogenito, pare in pole position per un posto di assessore, stante a quello che si apprende da fonti giornalistiche.

Cosa potremmo pretendere di più da questo uomo votato al sacrificio per il bene di noi tutti, tanto da “costringere” anche il suo rampollo a sacrificarsi per l’intera collettività di Salerno?

Ritengo, che a furor di popolo, dopo averlo eletto governatore, dovremmo seriamente pensare ad una massiva raccolta di firme e chiedere con forza  alla Chiesa, che lo innalzi agli onori degli altari.

Felice Casalino