Positano Marina Irace fra le paladine delle unioni civili col Gruppo AlmavivA

24 settembre 2015 | 00:00
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Positano Marina Irace fra le paladine delle unioni civili col Gruppo AlmavivA

Positano, Costiera amalfitana. Una positanese , Marina Irace, dopo aver visto una situazione di un suo amico e collega che, morto il compagno, si è trovato da solo e senza sostegno, perchè la legge non gli riconosceva alcun diritto, ha deciso di impegnarsi anima e corpo per diventare fra le paladine delle unioni civili col gruppo AlmavivA. AlmavivA, Gruppo leader nell’ICT, all’avanguardia sui diritti civili Il Gruppo AlmavivA ha scelto di riconoscere ai propri dipendenti, in occasione dell’iscrizione nel registro comunale delle unioni civili, nonché in caso di matrimonio contratto all’estero tra persone dello stesso sesso, senza alcuna discriminazione, il congedo straordinario retribuito per un periodo di 15 giorni consecutivi, oltre a 3 giorni lavorativi di permesso retribuito in caso di decesso o grave infermità del partner. Il Gruppo, leader italiano nel settore Information e Communication Technology, conta in Italia oltre 13 mila persone. A ispirare la decisione, basata su principi di parità dei diritti e di rispetto per la libertà individuale, ha contribuito il confronto quotidiano con i tanti dipendenti, con le loro storie e con una realtà sociale articolata. Marina Irace, nata a Positano, Direttore Risorse Umane del Gruppo, spiega come l’azienda sia approdata a questa scelta: “Stimolati da alcune vicende personali e prescindendo da ogni orientamento politico – sostiene – abbiamo ritenuto importante, per una realtà labour intensive come è AlmavivA, offrire a tutti i lavoratori pari diritti e dare riconoscimento, a livello aziendale, alle diffuse situazioni di fatto che rientrano nell’universo delle unioni civili. Uno dei nostri obiettivi è il rispetto e il benessere delle persone: la decisione presa è per noi un investimento di valore che va in questa direzione”. Il Gruppo AlmavivA, che ha 38 sedi in Italia, 19 all'estero, e conta in totale 40 mila persone, ha sempre posto particolare attenzione ai temi della responsabilità sociale, dell’integrazione e delle pari opportunità e compie, con questa iniziativa, un ulteriore passo verso l’ampliamento dei confini del welfare aziendale, tracciando, inoltre, una strada poco battuta nel nostro Paese. Complimenti davvero a Marina, e a tutti coloro che vi partecipano, per questa inizativa, orgogliosi di te.