Sorrento, dopo Antonetti e l’intervento della Corte dei Conti, nuovi interrogativi sul caso parcheggi interrati.

30 novembre 2015 | 00:00
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Sorrento, dopo Antonetti e l’intervento della Corte dei Conti, nuovi interrogativi sul caso parcheggi interrati.
Sorrento, dopo Antonetti e l’intervento della Corte dei Conti, nuovi interrogativi sul caso parcheggi interrati.
Sorrento, dopo Antonetti e l’intervento della Corte dei Conti, nuovi interrogativi sul caso parcheggi interrati.
Sorrento, dopo Antonetti e l’intervento della Corte dei Conti, nuovi interrogativi sul caso parcheggi interrati.
Sorrento, dopo Antonetti e l’intervento della Corte dei Conti, nuovi interrogativi sul caso parcheggi interrati.
Sorrento, dopo Antonetti e l’intervento della Corte dei Conti, nuovi interrogativi sul caso parcheggi interrati.

-di Salvatore Caccaviello-
Sorrento – Le scorse settimane,ha suscitato molto scalpore la notizia, diffusa da vari organi di stampa,secondo la quale l’Amministrazione guidata da Sindaco, Avv. Giuseppe Cuomo ,avrebbe prodotto un danno erariale alle casse del Comune di Sorrento, a causa della mancata acquisizione al patrimonio comunale di sei parcheggi interrati realizzati in difformità rispetto alle autorizzazioni. L’accusa sostenuta dalla Corte dei Conti della Campania, a seguito delle attività investigative del Comando della Guardia di Finanza di Massalubrense ,come ormai noto, vede coinvolto il Responsabile dell’ Ufficio Tecnico Comunale, Ing. Alfonso Donadio. Al quale viene contestata la mancata immissione in possesso a favore del patrimonio comunale dei sei parcheggi costruiti in maniera difforme rispetto ai titoli abilitativi. Secondo la Corte del Conti la mancata acquisizione, come prescritto dalla Legge,avrebbe comportato un danno erariale al comune di oltre due milioni di euro . Una brutta situazione quindi, quella che si è venuta a creare all’interno del Palazzo di Piazza Sant’Antonino, che rischia di avere pesanti ripercussioni sia sul dirigente che sull’amministrazione .
-Probabilmente tutto iniziò ormai nel lontano ottobre 2011 quando il compianto Giovanni Antonetti, coordinatore territoriale dell’Italia dei Valori, inviava una segnalazione, oltre al Comune di Sorrento (prot.38012 del 27/10/2011),anche alla Corte dei Conti della Regione Campania, indirizzata al Presidente Dott. Lomazzi ed al Procuratore Regionale Dott.Tommaso Cottone- Oggetto della segnalazione: “Verifica delle sistemazioni a verde effettuate sulle coperture dei parcheggi eseguiti ai sensi della L.R. Campania n. 19/2001 – Riscontri ed esiti negativi- Procedura obbligatoria di acquisizione al patrimonio comunale ai sensi dell’art. 6, comma 7, quater 11 L.R. Campania n. 19/2001 – Richiesta di intervento”. – Nella quale si evidenzia l’incarico affidato dal Comune ,con Det. 356 del 04/04/2011, a firma dell’allora Dirigente, Francesco S. Cannavale a seguito della proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici dell’epoca, Mariano Pontecorvo,alla Dott.ssa Agronoma, Linda Guarracino. Oggetto di tale incarico: “Procedere alla puntuale verifica della corrispondenza , tipologia e qualità agronomica delle sistemazioni a verde effettuate sulle coperture dei parcheggi eseguiti nel territorio comunale di Sorrento, ai sensi della L.R. 19/2001”. Da tali successivi accertamenti e verifiche, si legge nella segnalazione di Antonetti, l’agronomo incaricato elabora una relazione ed 11 schede dettagliate ed identificative relative ai parcheggi pertineziali realizzati , ad iniziativa privata sul territorio comunale,come da L.R. n.19/2001. Dalle indagini effettuate emerse che “sul totale di 11 autorimesse ispezionate , soltanto 4 risultarono conformi, per corrispondenza, tipologia e qualità agronomica, a quanto riportato nei titoli abilitativi, mentre 2 risultarono difformi per la sola assenza di pergolato di copertura, 1 per la parziale assenza di piante , 1 per la totale assenza di piante ed infine 3 risultarono difformi per per l’assenza di pergolato e difformità dell’agrumeto”. -Ora, segnala Antonetti, la Legge Regionale 19/2001 impone (Art.6 – Norme in materia di parcheggi pertinenziali) che” ai fini della tutela ambientale e paesaggistica del territorio,(7 bis) la realizzazione dei parcheggi interrati , su aree sulle quali,alla data di inizio lavori, risultino presenti alberi o arbusti decorativi o da frutto,avviene in modo da garantire la conservazione al di sopra del solaio di copertura di uno spessore di terreno sufficiente ad assicurare la sopravvivenza degli alberi e arbusti secolarie di valore botanico, agricolo e paesistico”. Inoltre “per gli alberi ed arbusti senza tali caratteristiche deve essere assicurato il reimpianto, in uguale numero, specie ed età”. Mentre (7 ter) “l’adeguatezza dello spessore di terreno o l’assenza di alberi secolari di alto valore botanico, agricolo e paesistico sono preventivamente accertati con perizia giurata redatta da un professionista iscritto all’ordine dei dottori agronomi e forestali o periti agrari”. Infine (7 quater)”. L’inosservanza degli obblighi di cui ai commi 7 bis e7 ter comporta l’acquisizione al patrimonio comunale secondo le procedure di cui all’Art. 31 del DPR n. 380/01.- Già da allora Giovanni Antonetti evidenziava che a tre mesi, dalla consegna della perizia da parte della Dott.ssaAgronoma, Linda Guarracino non risultava alcuna attivazione di procedimento di acquisizione al patrimonio comunale relativo a 7 autorimesse interrate , risultate “non conformi” e pertanto si invitava le Autorita competenti di adottare i relativi provvedimenti amministrativi ai sensi della L.R. 19/2001 e del Decreto Presidente della Repubblica 380/2001.
Sfortunatamente, anche per la città di Sorrento, l’Avv. Giovanni Antonetti , non ha potuto vedere il concretizzarsi del suo lavoro arrivato soltanto dopo quattro anni tramite un minuzioso lavoro di indagine da parte del Comando della Guardia di Finanza di Massalubrense – Al centro delle attività investigative, da parte degli uomini del Tenente Nunzio Di Fonzo , vi sono stati proprio gli 11 parcheggi interrati costruiti a Sorrento nel 2001, ai sensi dell’art.6 della Legge Regione Campania 19/2001 di cui sei risultati non conformi per corrispondenze, tipologie e qualità agronomiche delle aree di copertura a quanto riportato nei titoli abilitativi. Per cui il D.P.R. n. 380/2001 e la stessa Legge regionale 19/2001,prevedono l’acquisizione a patrimonio comunale delle opere realizzate in totale difformità, considerando, tra l’altro che gli immobili insistono in zona sottoposta anche a vincolo paesaggistico. All’esito delle attività investigative da parte della Tenenza di Massalubrense, la Corte dei Conti ha accertato che una parte del patrimonio pubblico è stato completamente trascurato privando in tal modo l’Ente comunale di una fonte di reddito.- Mentre altresì è stato invece dimostrato il continuo godimento dei suddetti immobili da parte di privati “sine titulo” e senza alcun introito in questi anni per le casse comunali, quale conseguenza proprio della mancata ammissione in possesso degli stessi da parte dell’Ente locale. Tale condotta omissiva oltre all’ingente danno erariale di 2.033.120,80 euro al Comune di Sorrento, secondo quanto stabilito dalla stessa legge regionale 19/2001, circa le procedure di acquisizione di immobili realizzati in modo difforme dal titolo edilizio autorizzato, aprirebbe ulteriori e preoccupanti scenari circa la legittimità degli interi parcheggi interrati. Al dirigente, ing, Alfonso Donadio, sono stati notificati sei inviti per la mancata acquisizione al patrimonio comunale di sei parcheggi interrati la cui area di copertura, secondo il progetto ed il titolo edilizio autorizzato, doveva essere attrezzata a verde a spese dei proprietari per poi darla al Comune per un uso pubblico. Ora secondo la Legge tali fondamentali clausole ,inserite nel permesso a costruire ed il loro evidente mancato rispetto dovrebbero determinare la decadenza del permesso stesso. Ossia che tali parcheggi interrati sarebbero stati costruiti in modo illegittimo? … . (fine prima parte) 30 novembre 2015 -salvatorecaccaviello.