Giovanni Iaccarino commenta i lavori della supercommissione e l'”autocandidatura” di Vincenzo Iaccarino
Fonte: Le CronacheArticolo di: Costanza Martina Vitale
PIANO DI SORRENTO. Continuano le consultazioni della supercommissione carottese per l’individuazione del candidato sindaco esterno all’attuale compagine politica, candidato che possa unire attorno a sè una squadra forte per le prossime elezioni comunali.
Al momento, però, i lavori si sono conclusi in un nulla di fatto, cosa che sta indebolendo l’immagine del governo agli occhi dei cittadini e cede il passo a cinismo, critiche e un pizzico di delusione.
Giovanni Iaccarino, rappresentante della minoranza moderata, fa parte della supercommisione allargata. Ieri l’ennesima riunione improduttiva.
Giovanni, qual è la sua opinione sui lavori della supercommissione?
Sinceramente di questo passo non credo che caveremo un solo ragno dal buco. Quella del candidato sindaco esterno sta diventando una sorta di figura mitologica. Stiamo valutando dei nomi, peraltro rispettabilissimi, ma che in alcuni casi non conosciamo nemmeno (il riferimento è in particolare ad un magistrato di Sorrento n.d.r.) e che invece a parer mio dovrebbero vivere tutti i giorni Piano.
L’idea di un candidato esterno è proprio quella di cercare una figura lontana dagli attuali “giochi politici” …
Sì, ma sappiamo bene che le fusioni a freddo non funzionano perché si finisce per non governare e i risultati li conosciamo tutti. Perciò prima ne prendiamo atto e meglio è. Dobbiamo finirla con questi teatrini e concludere positivamente i lavori, altrimenti la gente finisce per stancarsi
Cos’è che non funziona nel tavolo della supercommissione secondo lei?
Bisogna innanzitutto creare un gruppo coeso e che voglia lavorare. Non dico che debba esserci simpatia reciproca, ma quasi. Un clima di serenità è necessario per poter lavorare bene. Non dobbiamo creare un gruppo “per forza”, solo pensando di dover vincere le elezioni
Si riferisce all’attuale governo?
Non è solo colpa di Giovanni Ruggiero, è colpa di un disinteresse generale che non ha aiutato. Speriamo che l’Epifania ci porti finalmente il candidato sindaco da presentare agli elettori
Al momento l’unico candidato sembra essere Vincenzo Iaccarino …
Vincenzo Iaccarino è l’unico che si è autocandidato. La sua non è una candidatura voluta da un gruppo di persone. Le auto incoronazioni “alla Napoleone” non servono e non favoriscono una strategia diversa. La sua posizione è “O con me o contro di me”. Saggezza politica vorrebbe che facesse un passo indietro per consentire nuove aperture. Chi lo consiglia dovrebbe dirgli questo
A tal proposito Vincenzo Califano, che apertamente sostiene la candidatura di Vincenzo Iacarino, ha ricordato di quando lei chiese a Vincenzo di unirsi alla sua squadra come sindaco. Cosa è cambiato?
La prendo come una carezza politica e un segno di ammirazione di Califano verso la mia persona, cosa peraltro mai rinnegata. Ma Califano sa bene che ogni stagione politica ha i suoi tempi per cui quelle dichiarazioni adesso non hanno lo stesso significato. A Vincenzo Iaccarino mi legava una comune militanza nel partito Udc e gli proposi di candidarsi a sindaco con noi per dare un segnale forte di discontinuità. Se fossi stato attaccato alla poltrona avrei stretto un accordo a casa di Sagristani, cinque anni fa, che mi avrebbe visto probabilmente vicesindaco a Piano di Sorrento e forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma la politica non si fa con i se e con i ma, si fa con i fatti. E il fatto è che Vincenzo Iaccarino non si è dimesso, ma è stato cacciato dalla maggioranza.
Crede che alla fine si farà il nome di Salvatore Cappiello?
Lui è un cavallo di razza della politica. Prendo atto che che in più occasioni ha dichiarato che non si ricandiderà.
E per quanto riguarda la sua candidatura?
Al momento io non escludo niente. Ho sempre detto e continuo a dire che io sono disponibile ad una candidatura se ragioniamo intorno ad un’idea di rinnovamento. Una situazione in movimento come questa impone grande apertura nei confronti di tutti gli sviluppi politici per trovare una squadra compatta e operativa
Quali le esigenze più impellenti?
Sicuramente una grande attenzione per le attività produttive, e non solo. Ma ciò che urge, al di là di chi governerà, è la necessità di rendere più operativa la macchina burocratica.