
Un tratto di condotta di epoca romana emerge durante gli scavi in Piazza Tasso. Si tratta di un collegamento tra le Conserve di Spasiano e la villa romana marittima sotto l'Hotel Vittoria. La piantina fornita dall'ing Cangiano,nel volume "Esame della distribuzione e del dominio delle acque potabili in Sorrento Piano e Meta / Luigi Cangiano ; – Napoli : Tip. Fibreno, 1855;" qui parzialmente riportata, le rileva accuratamente, segnalando le fonti, tutte concentrate in località Trinità, ai piedi del monte Vicalvano. Il tratto che da Trinità scende sull'attuale corso Italia, tutto scavato nel tufo in galleria,ha una grandezza tale che una persona riesce a stare in piedi, 185 di altezza e 50 di larghezza. Le foto allegate sono state scattate in occasione di una visita con l'UNITRE, da me condotta, alla scoperta del formiello, in località medesima.Il tratto che dalle Cisterne o Conserve in località Spasiano, vicino al cinema Armida, si dirige verso la città di surrentum, le dimensioni si riducono alla metà e solo in parte sono scavate nel tufo il resto è in condotte costruite in pietra, di cui appresso varie possibili disposizioni. Le distribuzione più dettagliata era effettuata con tubazioni in piombo di cui al Museo Correale nella collezione archeologica è conservata una pezzo con sigillo di produzione. La storia dell'archeologia e dei suoi scavi in penisola sorrentina è fatta come si suol dire "con la benna dietro la nuca", non esistono scavi sistematici, sono tutti di emergenza o in occasione di. Lo studio sistematico e accurato è nelle pubblicazioni del professore Mario Russo, il quale ha raccolto e puntualizzato i ritrovamenti come possiamo vedere nelle immagini tratte da Mario Russo
SORRENTO EDIFICI PUBBLICI, CASE PRIVATE E TABERNAE tra età ellenistica e tardo-antico lungo due assi viari"pubblicato nella collana Athena diretta da Andrea Fienga . La stessa collezione archeologica del Museo Correale presenta reperti la cui ubicazione di provenienza è incerta. I ritrovamenti degli ultimi anni sono conservati presso il Museo Territoriale George Vallet, attualmente chiuso al pubblico,in attesa di essere studiati restaurati ed esposti. Ovviamente accedere ad un suolo di epoca romana, produce sempre una miriade di informazioni, accompagnate da reperti ed oggetti, che purtroppo non vedremo pubblicati in tempi brevi, ecco perchè il pubblico si accalca alle barriere e vuole sapere.Lucio Esposito
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