NA 18/12/15 presso Basilica San Giovanni Maggiore concerto di Natale del maestro Mario Catalano
Riceviamo e pubblichiamo
Il concerto di Mario Catalano inizia con ‘momenti’ d’ispirazione e di meditazione che affondano nel significato iniziatico dei generi musicali del secolo scorso. Di Gershwin, modello di cantanti e compositori quali Sinatra, la Fitzgerald, Cole Porter, un’ affascinante sintesi dell’ opera che spazia dal blues al jazz a una innovativa classicità musicale, passando da Rhapsody in Blue (1924), applaudita alla sua prima esecuzione da Rachmaninov e da Strawisky, a Porgy and Bess (1935) a Un americano a Parigi (1951), tuttora fonti d’ispirazione di compositori e musicisti. Negli altri ‘momenti’ di sosta nella propria interiorità d’artista, Mario Catalano indugia in Giochi dove l’acqua, radice ed emozione della vita, apprende dalle note i suoi diversi suoni esprimendo sempre più intimi e misteriosi significati. Seguono le canzoni sui temi dell’ispirazione del Poeta e compositore E. A. Mario, nonno materno del maestro: Canzona appassiunata; Io, na chitarra e ‘a luna. Santa Lucia Luntana, Tammurriata nera, seguite da due splendide canzoni, rispettivamente di Di Giacomo-Buongiovanni e di Russo-Di Capua.
Quasi come a una colonna sonora della seconda metà del secolo, il maestro Catalano si riferisce alla gloriosa scuola genovese di quegli anni con l’Omaggio a Umberto Bindi, il musicista che con De Andrè, Tenco, Paoli, Lauzi segnò l’irripetibile stagione che vide la musica cosiddetta leggera ampliare i propri orizzonti inscrivendosi a pieno diritto in una classicità del tutto contemporanea, ma non meno rappresentativa di un costume e di un’epoca e modello dalla lunghissima eco.
Due poesie di E. A. Mario, ‘E ddoje felicità’ dedicata dal nonno al neonato Mario Catalano e ‘Voce ‘e dicembre’, scritta in un lontano Natale, saranno lette rispettivamente da Antonio Giorgio e da Raffaele Mancini.
Chiuderà il concerto una canzone di E. A. Mario eseguita da Delia Catalano e Nora Palladino, ‘O cunto ‘e Natale, che s’inserisce in perfetta sintonia in questo luogo e in questi giorni che precedono le festività natalizie.
CURRICULUM
Mario Catalano si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella di Napoli, sotto la guida dei maestri Celeste Capuana e Paolo Spagnolo. Figlio della pianista e compositrice
Bruna Gaeta e nipote del grande E. A. Mario, la formazione e l’ispirazione del maestro Catalano si sono
modulate sulla più assoluta e avanzata contemporaneità stilistica e contenutistica, attingendo tuttavia anche alle preziose radici la linfa che tuttora, vividamente, confluisce nelle sue composizioni. Ha frequentato tra i più significativi corsi di perfezionamento in Italia e all’estero, è stato socio fondatore dell’Associazione F. Chopin che ebbe a Villa Pignatelli la sua gloriosa stagione, ha partecipato come solista a concerti ed eventi di grande rilievo storico e culturale, da quello mondiale sulla Medicina Interna del prof. Mario Mancini al Castel dell’Ovo a quello organizzato dai Lions e dalla Facoltà di architettura per il restauro del quadro di San Gennaro di Luca Giordano, al concerto organizzato dall’Unesco e dalle autorità amministrative per il decennale di Matera, città d’Arte. Le sue abituali ‘sale di concerto’ sono tra i luoghi più emblematici della storia e dell’arte, dagl’Istituti di Cultura alle scuole, dalla Casina Vanvitelliana di Bacoli alla Facoltà di Teologia dei Gesuiti nella splendida sede di via Petrarca alla Sala Scarlatti del Conservatorio ai teatri cittadini e di altre città d’arte italiane, dove la sua musica s’inserisce in perfetta assonanza col suo ampio ventaglio di generi e di tecniche interpretative tra le più avanzate, senza frontiere di tempi e di spazi, ma sempre nel rispetto dei canoni della grande musica dovuto alla sua profonda conoscenza in materia. Della manifestazione annuale Piano City organizzata dalla ditta Alberto Napolitano che apre chiese, case private, teatri, chiostri e giardini alla Musica Classica nel nome della Napoli Musicalissima che non cede il suo scettro, Mario Catalano è ospite fisso, come delle ricorrenze nazionali e estere in onore del nonno E. A. Mario che, specialmente in questo centenario della Grande Guerra, si sono succedute in tutte e città e in molti centri del Trentino dove ancora la Canzone del Piave sventola come una bandiera di riscatto e di pace. Non manca l’attività didattica ad allievi già di seconda generazione che egli educa anche alla conoscenza teorica e storica di una delle materie di studio più complesse e più belle, e che dovrebbe rientrare obbligatoriamente nell’arco dell’educazione e della formazione di un giovane: la Musica.
Concerto di Natale
del maestro
Mario Catalano
Martedì 18 Dicembre 2015 Ore 19.00
Momenti musicali e colonne sonore
Omaggio a Gershwin
Musica per voi
Una storia infinita
Inganni
Giochi d’acqua
(Mario Catalano)
Canzoni classiche napoletane
Santa Lucia Luntana (E. A. Mario)
Canzona appassiunata (E. A. Mario
Io, na chitarra e ‘a luna (E. A. Mario)
Tammurriata nera (E. Nicolardi – E. A. Mario)
Palomma ‘e notte (S. Di Giacomo – Buongiovanni)
I’ te vurria vasà (V. Russo – Di Capua)
(Arrangiamenti di Mario Catalano)
Omaggio a Umberto Bindi
Noi due
Il nostro concerto
Antonio Giorgio legge
‘E ddoje felicità
(E. A. Mario)
Raffaele Mancini legge
Voce ‘e dicembre (E. A. Mario)
Mario Catalano – Nora Palladino
Delia Catalano
Cunto ‘e Natale (E. A. Mario)
Pubblicato da Alberto Del Grosso
Giornalista Garante dei Lettori
del giornale Positanonews