Rossella Russo risponde ad Anna Iaccarino sulla questione della mensa scolastica
PIANO DI SORRENTO. C’è trasparenza sui conti dell’Assessorato alla pubblica istruzione dell’amministrazione Ruggiero. È questo che si evince dagli atti presentati dall’assessore Rosa Russo in risposta all’interrogazione del movimento “Piano oggi e domani”.
Sul fronte della mensa scolastica il consigliere Anna Iaccarino aveva sollevato già sui media una lunga questione, riproposta poi in Consiglio comunale, in merito all’aumento di spesa imprevisto registrato dai documenti del Comune carottese.
Tutto inizia lo scorso 27 settembre quando ad aggiudicarsi l’affidamento per il servizio di mensa scolastica a Piano di Sorrento con un ribasso del 31% fu la Slem srl, assicurando un pasto al giorno pro capite al costo di 3,10 euro + iva.
L’11 dicembre era poi stata approvata una determina che prevedeva la copertura dei maggiori costi derivanti dalla variazione dei menu e dall’assetto organizzativo del servizio apportati durante l’anno in corso, «maggiori costi – aveva detto la Iaccarino – che sembrano sfamare circa 80 alunni di più al giorno rispetto al previsto».
Ogni dubbio è stato immediatamente fugato dall’assessore competente: «Ho risposto all’interrogazione allegando l’elenco degli alunni che usufruiscono del servizio mensa» inizia a precisare Russo che fa poi riferimento ad alcune richieste delle rappresentanti di classi in relazione al cibo servito durante la mensa: «Più precisamente – ha chiarito l’assessore – su sollecitazione dei rappresentanti dei genitori e dell’Istituto Comprensivo, si è ritenuto opportuno sostituire i bastoncini di pesce di marchio generico, cosiddetti “prodotti equivalenti”, previsti in esito alla gara d’appalto, con prodotto di marchio Findus e di richiedere lo stesso marchio anche per i filetti di platessa impanati previsti dall’offerta di gara e di aggiungere la pizza margherita e le arance fresche. Tutte noi andiamo a fare la spesa e sappiamo come i prodotti di marca rispetto ai prodotti equivalenti siano più costosi».
Questo ha comportato una variazione pro capite del costo quotidiano della mensa di 0,55 di euro + iva che si sono aggiunti ai già concordati 3,10 euro da ivare. «Inoltre dietro espressa richiesta del Dirigente scolastico avanzata ad ottobre, è stato potenziato a partire dal 1 dicembre il numero degli addetti al servizio: si tratta di un addetto al centro di cottura della scuola dell’infanzia “Alice” e di un altro presso il centro di cottura della scuola primaria “Gargiulo Maresca”.
Gli addetti sono stati assunti al fine di rendere più scorrevoli le operazioni di distribuzione dei pasti e della pulizia e riassetto delle aule. L’esigenza era nata dalla riduzione del personale e dall’introduzione all’interno del menu di frutta fresca che richiede un aiuto per i piccoli alunni nella rimozione della buccia».
Questo ha comportato un ulteriore aumento di 0,32 euro + iva per un totale di 3,97 euro a pasto + iva, ossia circa 0,90 euro in più a pasto rispetto a quanto concordato ad inizio anno.
La variazione, così spiegata, moltiplicata per i 1375 alunni comporta una spesa giornaliera di 5600 euro circa, dunque di oltre 600mila euro totali fino al termine dell’anno scolastico. Fonte: Le Cronache Articolo di: Costanza Martina Vitale