Sorrento box interrati, dopo inosservanze ed omissioni, oltre al danno erariale, preoccupazioni per i proprietari?

2 dicembre 2015 | 00:00
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Sorrento  box interrati, dopo inosservanze ed omissioni, oltre al danno erariale, preoccupazioni  per i proprietari?
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Sorrento  box interrati, dopo inosservanze ed omissioni, oltre al danno erariale, preoccupazioni  per i proprietari?
Sorrento  box interrati, dopo inosservanze ed omissioni, oltre al danno erariale, preoccupazioni  per i proprietari?
Sorrento  box interrati, dopo inosservanze ed omissioni, oltre al danno erariale, preoccupazioni  per i proprietari?

-di Salvatore Caccaviello-
Sorrento – La evidente complicata situazione che sta venendo fuori dopo il provvedimento della Corte dei Conti Regione Campania, successiva alla segnalazione del 2011, ad opera del compianto coordinatore IDV , Avv. Giovanni Antonetti, potrebbe avere a questo punto dei risvolti alquanto preoccupanti, sia per l’Amministrazione che per i privati costruttori dei manufatti ,senza escludere persino i proprietari dei box. Oltre al “sostanzioso” danno erariale, di oltre due milioni di euro, nei confronti del Comune,scaturito dalla mancata acquisizione, da parte del Dirigente, ing. Alfonso Donadio,al patrimonio comunale dei parcheggi interrati realizzati in difformità rispetto ai titoli abilitativi secondo la Legge regionale 19/2001. Tramite la quale si permise di realizzare i parcheggi interrati, talvolta sventrando i caratteristici agrumeti sorrentini, ma che prevedeva come condizione fondamentale la sistemazione a verde al di sopra dei parcheggi come indicato appunto all’Art.6, commi: 7bis,7ter, 7 quater.- Tale condizione ,che per alcuni di essi prevedeva finanche la fruizione pubblica,come è ormai noto, non venne affatto rispettata da vari costruttori,sia nei termini stabiliti che successivamente. Ne tanto meno l’Amministrazione, tramite i Responsabili succedutisi nell’Ufficio Tecnico Comunale, anche a seguito della relazione della Dott.ssa Linda Guarracino, agronomo incaricato dal Comune, applicando le norme dettate dall’art.31 del D.P.R. n. 380/2001 ,si adoperava in modo concreto di fronte a determinati illeciti ,all’acquisizione al patrimonio comunale di tali strutture. Risultate a questo punto in modo evidente, realizzate in modo difforme dai titoli edilizi autorizzati. A maggior ragione, allorquando sollecitata da Giovanni Antonetti nel 2011 e più tardi dall’ex consigliere Pd , Alessandro Schisano. Tanto da sottovalutare proprio la segnalazione del compianto coordinatore IdV , che oltre al Comune venne inviata alla Corte dei Conti e che visto i risultati di questi giorni evidentemente ha fatto il suo corso. – La Guardia di Finanza di Massalubrense, su delega dell’Autorità Giudiziaria Contabile ,ha accertato per sei strutture, oltre al mancato rispetto della Legge regionale per quanto riguarda il ripristino dei solai di copertura a verde pubblico, il continuo godimento,in questi anni, di tali aree da parte dei privati senza averne alcun titolo. La cui mancata ammissione al patrimonio comunale, da parte dei dirigenti, ha provocato alle casse dell’Ente locale un danno erariale di 2 milioni e 33.120,80 euro. Ora non è da escludere che la omissione da parte dell’Amministrazione, potrebbe portare, secondo quanto stabilito dall’art. 31 del D.P.R. n. 380/2001,anche all’acquisizione al patrimonio pubblico delle strutture e quindi dei box attualmente appartenenti ai singoli proprietari. Le gravi manchevolezze da parte dei costruttori hanno comportato che venisse appunto a mancare la condizione “sine qua non” (indispensabile) per la quale vennero rilasciati, a costoro, i permessi a realizzare i parcheggi interrati. Un grave danno a quei privati cittadini che ignari dell’inottemperanza da parte dei costruttori, e della successiva inerzia dei dirigenti comunali coinvolti,hanno continuato a comprare i box. La eventuale acquisizione al patrimonio pubblico di boxes che ora appartengono a singoli proprietari e che nessuna colpa hanno riguardo all’inottemperanza, da parte dei costruttori, in merito alla sistemazione a verde potrebbe risultare , usando un eufemismo, devastante. Evitando allarmismi è senz’altro opportuno aspettare gli sviluppi della questione , intanto sarebbe opportuno che i costruttori, dopo aver incassato il lauto guadagno, talvota oltre illimite concesso sempre dalla legge regionale 19/2001, per la vendita dei posti auto talvota anche oltre il limite concesso sempre dalla legge regionale 19/2001,provvedessero a sistemare, a regola d’arte, le aree sovrastanti i parcheggi. Oltre a rendere , dove si è obbligati, la pubblica fruizione, rimpiantando le reali ed originarie essenze arboree tipiche della nostra penisola sorrentina, come hanno gia realizzati dalle strutture risultate a norma i proprietari dei parcheggi risultati a norma.- (fine seconda parte) – 02 dicembre 2015 – salvatorecaccaviello