400 euro per una carta d’identità: arrestato extracomunitario

30 gennaio 2016 | 00:00
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400 euro per una carta d’identità: arrestato extracomunitario

SORRENTO. Si reca in Prefettura per ottenere il permesso di soggiorno ma viene arrestato. Questa la singolare storia di Saruk, un uomo emigrato in Italia dal Bangladesh che lavora stabilmente a Sorrento. 

Tutto comincia quando Saruk si rende conto di dover rinnovare il proprio permesso di soggiorno. L’uomo infatti, vive in Italia da quasi 9 anni e, come molti suoi connazionali, lavora nel nostro Paese per poter sostenere la famiglia  rimasta in quello d’origine. Al momento del rinnovo, però, gli viene fatta notare la scadenza del suo documento d’identità, tra l’altro non necessario ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno dal momento che Saruk era in possesso di un regolare passaporto.
A quel punto, stando al suo racconto, la buona fede o la necessità di ottenere immediatamente un nuovo documento di identità, lo portano a fidarsi di alcune persone che gli propongono un rinnovo immediato del documento per una cifra di circa 400 euro. Ma, ovviamente, il documento risulta falso e quando Saruk torna in Prefettura per ottenere il permesso di soggiorno scatta immediatamente l’arresto e l’uomo viene portato presso la casa circondariale di Napoli.
Gravi indizi di colpevolezza e pericolo di fuga, con queste accuse il Pm chiede la conferma della misura cautelare per Saruk. Misura che viene considerata non idonea dal Giudice per le indagini preliminari, la dottoressa Pepe, che, su richiesta dell’avvocato difensore Mariarosaria Terminiello, dispone per la giornata di ieri lo scarceramento dell’uomo. 
Ma non si fermano qui le indagini sulla vicenda del documento falso. Tra l’altro sembrerebbe dal primo racconto dell’uomo, che non parla ancora correttamente la lingua italiana ed è stato assistito durante l’interrogatorio di garanzia da un interprete, che il documento di identità pur se richiesto a dei connazionali che facevano capo a degli italiani, sia stato rilasciato all’interno del palazzo comunale del napoletano, dove l’uomo ha la residenza.
Una storia intricata che potrebbe aprire una breccia all’interno del fruttuoso traffico di documenti falsi rilasciati agli extracomunitari. Fonte: Costanza Martina Vitale da Le Cronache