Notte di paura a Vico Equense: rapinata una coppia di giovani, ecco come i carabinieri li hanno individuati

7 gennaio 2016 | 00:00
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Notte di paura a Vico Equense: rapinata una coppia di giovani, ecco come i carabinieri li hanno individuati

VICO EQUENSE. Altro successo degli agenti della stazione dei Carabinieri di Sorrento guidata dal neo capitano Marco La Rovere. Tre sono gli arresti effettuati per rapina aggravata in concorso verificatasi alla vigilia dell’Epifania in località Bonea, vicino a Faito. 

Alle ore 00:30 circa della notte tra il 5 e il 6 gennaio, tre ragazzi, tra i 18 e i 21 anni, a bordo di una Fiat Panda si sono avvicinati rapidamente ad un’altra autovettura in movimento, all’interno della quale c’era una coppia di ragazzi che percorreva la strada da Vico Equense verso Monte Faito.
I due (lui 22enne, lei 17enne) sono stati costretti a fermarsi dai malfattori che hanno loro intimato di consegnare i propri averi. I rapinatori avevano il volto coperto con dei passamontagna ed erano armati di pistole caricate a salve.
Dinanzi alle prime reticenze del ragazzo a consegnare quanto richiesto, uno dei tre rapinatori ha sparato due colpi in aria, spaventando la ragazza e facendosi, così, consegnare il portafogli con all’interno circa 150 euro in contanti.
Subito dopo i 3 rapinatori sono scappati via a bordo della propria auto, la cui targa era stata modificata con del nastro adesivo nero, così da evitare di essere riconosciuti.
Subito la chiamata al 112 e il pronto intervento dei Carabinieri di Sorrento che hanno raccolto i primi indizi. 
A quell’ora la strada è quasi deserta e nessuno vede l’accaduto ma il ragazzo, vittima della rapina, oltre la targa manomessa, riesce a ricordare anche i segni di un’ammaccatura presente sull’auto dei rapinatori.
Gli agenti, allora, si mettono alla ricerca della Panda e la trovano, poco dopo, nel centro cittadino di Vico Equense con il cofano ancora caldo, a riprova del fatto che il mezzo fosse stato appena utilizzato. 
Risalendo al proprietario dell’auto, i Carabinieri fanno poi irruzione nell’appartamento dove abita uno dei tre ragazzi, Antonio Volpe (21 anni) incensurato. 
L’abitazione si trova proprio a pochi passi  dal luogo in cui era stata ritrovata l’automobile utilizzata per la rapina.  
All’interno dell’abitazione sono state ritrovate le prove della rapina: i tre passamontagna, le tre riproduzioni di pistole caricate a salve, il cui cerchio rosso era stato verniciato di nero per non farle sembrare finte, e parte della refurtiva.
Il ragazzo, scoperto, confessa e ben presto si risale anche all’identità degli altri 2 ragazzi, Raffaele Celentano (19 anni) e Giuseppe Staiano (18 anni), anch’essi incensurati e residenti a Vico Equense.
Nelle rispettive abitazioni è stato trovato il resto della refurtiva, un piccolo incasso di 30 euro circa ciascuno che i malfattori si erano spartiti subito dopo la rapina. 
Arriva la confessione immediata anche degli ultimi due e tutti e tre i malfattori vengono accusati di rapina aggravata (per il possesso di armi e il compimento del reato di notte) in concorso.
Armi, auto e passamontagna sono stati sequstrati dagli inquirenti e la refurtiva restituita alle vittime.
Immediati gli arresti domiciliari disposti dal Pubblico Ministero.
Oggi l’attesa per l’interrogatorio di garanzia che dovrà confermare o meno la misura cautelare da parte del Giudice delle indagini preliminari. Fonte: Costanza Martina Vitale da Le Cronache