A Salerno il 26 febbraio s’inaugura la mostra “Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini – Nostos: Il ritorno) 1975 – 1999”
A Salerno a Palazzo Fruscione, il 26 febbraio ore 20,00 si inaugura la mostra fotografica “Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini – Nostos: Il ritorno) 1975 – 1999”, prodotta dall’associazione culturale Tempi Moderni. In esposizione le fotografie realizzate da Dino Pedriali tra Chia e Sabaudia nel 1975 e hanno come soggetto Pier Paolo Pasolini, immortalato pochi giorni prima della sua scomparsa. In mostra anche le foto scattate da Pedriali nel 1999, negli stessi luoghi, per rappresentare l’assenza del Poeta. Queste ultime sono inedite e presentate in anteprima nazionale. L’allestimento è di grande rilievo, in quanto è stato studiato dal Maestro Pedriali in funzione delle caratteristiche architettoniche degli ambienti di Palazzo Fruscione. Nel periodo di durata della mostra sono previsti una ricca rassegna di talk, reading, performance teatrali e incontri didattici con le scuole e il mondo universitario. L’intero progetto è prodotto dall’associazione Tempi Moderni, sostenuto dal Comune di Salerno e dalla Fondazione CARISAL, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno, Main Partner: We Brief e A4 Design.
La mostra, che presenta le immagini “storiche” di un Pasolini intimo e segreto, è anche un racconto di quei luoghi che, successivamente, Pedriali ha voluto ritrovare con il suo sguardo. “Dino fotografami nudo, mi hanno considerato scandaloso, questa volta sì che farò un’opera scandalosa. Quello che non si capisce con la parola si capirà con la fotografia”: con questa frase Pier Paolo Pasolini chiede a Dino Pedriali di fotografarlo. Le foto dovevano essere il commento visivo del romanzo “Petrolio”, uscito postumo nel 1992. Il poeta si mostra nella sua quotidianità: mentre scrive, legge, passeggia, mentre disegna, anche completamente nudo.
Con la mostra di Dino Pedriali, la città di Salerno si pone alla ribalta nel panorama dell’arte contemporanea, con eventi di livello internazionale, creando un fertile dialogo con le forze vive del territorio. Una preview prestigiosa il 25 febbraio alle ore 11, Dino Pedriali scoprirà la targa all’esterno dell’ex cinema Diana che sarà dedicato a Pier Paolo Pasolini e in cui sarà esposto il ritratto icona del Poeta, opera generosamente donata dall’artista al Comune di Salerno.
Come sezione integrante della mostra, si sviluppa la seconda parte del progetto: “la parola innamorata”, caratterizzata da un ricco programma di talk, racconti e performance, che si terranno negli spazi di Palazzo Fruscione e in parte presso l’ex cinema Diana e la Fondazione CARISAL. Si tratta di un lavoro corale e trasversale alle diverse discipline, dove differenti personalità s’incontrano per costruire una trama narrativa e didattica, un ulteriore spazio di riflessione attorno all’opera di Pier Paolo Pasolini.
Quattro le sezioni previste:
Talk d’autore, con incontri e riflessioni sull’opera di PPP grazie agli interventi critici di Epifanio Ajello, Antonio Bottiglieri, Andrea Carraro, Peppe D’Antonio, Francesco Durante, Giovanni Vacca, il reading con Diego De Silva e le performance teatrali che vedono protagonisti Yari Gugliucci e Antonio Grimaldi.
Incontri Scuole e Università: visite guidate e presentazioni ad hoc con le classi delle scuole superiori e dei licei di Salerno e provincia; nell’ambito del progetto “Open Class” (Ateneo & Territorio) alcune lezioni si sposteranno dalle aule universitarie nelle sale di Palazzo Fruscione.
Pasolini e la città: una serie di incontri in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Salerno.
Pasolini e i giovani: una narrazione – a cura di Elio Goka e Davide Speranza – tra cinema, musica e letteratura dove la forza centrale è l’universo giovanile che di Pasolini ne ama la “trasversalità”, l’irruenza, l’esporsi in “prima persona”.
L’associazione “Tempi moderni” vuol essere un motore organizzativo e gestionale che al contempo non vuol mai spegnere “lo stupore come conoscenza”, senza dimenticare lo sguardo verso orizzonti di sensibilità nuove da varcare, da scolpire, da proteggere e muovendosi su un duplice piano: progettazione culturale di respiro nazionale ed internazionale; forte coesione con l’associazionismo culturale presente sul territorio. Da qui l’esigenza di “Tempi moderni” nel voler sviluppare una progettualità condivisa, nel creare un felice cortocircuito tra imprenditori e accademici, tra amministratori e mondo delle professioni, tra sensibilità giovanili e competenze di chiara fama.
Orari: tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 20.00, fino al 16 marzo 2016 – Ingresso libero
Magrina Di Mauro