Ascom Sorrento dice “no” al mercatino e ai voucher ed extracomunitari. Parisi “Un abuso che peggiora la crisi” VIDEO
SORRENTO. Francesco Parisi, presidente dell’Ascom Sorrento, torna con forza a difendere il commercio sorrentino e lo fa con una petizione protocollata l'altro ieri al Comune di Sorrento in cui esprime il suo “no” per le iniziative di basso richiamo. Sempre Parisi attacca la scelta degli alberghi e delle attività di dar lavoro ad extracomunitari e al lavoro sotto pagato "Vi è un abuso dei voucher ed un uso distorto del lavoro agli extracomunitari , un danno per l'economia del territorio oltre ai diritti degli stessi lavoratori, inoltre limita la possibilità di lavorare in condizioni dignitose ai nostri giovani che non possono permettersi di vivere nelle stesse condizioni degli extracomunitari" ci dice in una intervista video di Positanonews
Sui mercatini protesta già iniziata tempo fa, quando i convenzionali mercatini dell’antiquariato di piazza Veniero si trasferirono temporaneamente a piazza Angelina Lauro, limitando il richiamo di persone nell’area, tra l’altro resa a traffico limitato per l’evento.
«Il mercatino di piazza Lauro non aiuta il commercio – si legge nella petizione – se non viene opportunamente promosso rendendolo qualitativamente accattivante e in grado di attrarre un numero di presenze maggiori e diverse da quelle usuali».
L’analisi del presidente Parisi, infatti, lo porta a concludere che non vi è nessun incoming a Sorrento grazie ai mercatini, ma che i visitatori che raggiungono la città del Tasso lo fanno a prescindere dal mercatino, che dunque non funge affatto da richiamo per il commercio locale,
«ma anzi – prosegue la nota – lo danneggia con grave danno per le attività commerciali».
Una petizione che non vuole essere contro l’Amministrazione ma una “ennesima mano ideativa e di collaborazione”. Nella programmazione degli eventi e delle manifestazioni, infatti, si chiede il «coinvoldimento delle associazioni di categoria ed esperti del settore per programmare al meglio gli appuntamenti, gestire razionalmente spazi e modalità organizzative e rendere davvero un servizio agli appassionati di questo shopping, senza contemporaneamente danneggiare le attività economiche permanenti della città».
Quello del mercato dell’antiquariato non sarebbe, quindi, un appuntamento atteso dai visitatori che lasciano i propri luoghi per venire a Sorrento ma spesso, sono causa di un forte disvalore per le attività commerciali sorrentine, offuscate dai mercatini senza che nessuno ne tragga alcun beneficio. E il turista che raggiunge Sorrento attratto dal suo nome e non dalle sue iniziative, rimane confuso di fronte all’offerta commerciale che gli si pone davanti e finisce per non acquistare.
«Non siamo contrari all’iniziativa, sottolinea Parisi – ma se la qualità è scadente e l’evento non viene promosso, se non si raggiunge una vera percezione nel pubblico della diversità delle offerte commerciali, il turista arriva, fa i suoi conti, incontro quello che trova e non acquista. Doppia falsa offerta, perdita di guadagno per tutti, abbassamento della qualità per turisti e clienti. Non si capisce ancora perché Sorrento debba sempre accontentarsi e vivere al ribasso. Ora abbiamo solo la controfigura di un mercatino antiquario e artigianale e la caricatura di un’organizzazione. Un mercatino che di certo non attira e non solo verso di sè, ma non attira nemmeno a favore di altre attività economiche di piazza Lauro e di tutta Sorrento». Fonte: Costanza Martina Vitale da: Le Cronache