Castellammare di Stabia. Fincantieri, taglio della prima lamiera per una nuova nave della Marina Militare Italiana

17 febbraio 2016 | 00:00
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Castellammare di Stabia. Fincantieri, taglio della prima lamiera per una nuova nave della Marina Militare Italiana

Castellammare di Stabia. È iniziata la costruzione della prima unità di supporto logistico, prevista nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare Italiana commissionato a Fincantieri. Ieri mattina, presso il cantiere stabiese di via Caio Duilio, si è svolta la cerimonia del taglio della prima lamiera. Il troncone, lungo 94 metri, largo 24, alto 16.3 metri per un peso di circa 4100 tonnellate, nei prossimi mesi verrà varato e trasportato via mare nello stabilimento di Muggiano (La Spezia), dove sarà assemblato insieme al troncone di poppa per costituire l’intera unità. La consegna è prevista nel 2019. «La Lss (Logistic Support Ship) è una unità di supporto logistico dotata anche di capacità ospedaliera e sanitaria – fanno sapere i vertici di Fincantieri – grazie alla presenza di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto dentistico e zona degenza in grado di ricevere fino a 12 ricoverati gravi. L’unità è capace di imbarcare anche sistemi di difesa più complessi e diventare una piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica». Una volta completata, la nave sarà in grado di coniugare capacità di trasporto e trasferimento ad altre unità navali di carichi liquidi (gasolio, combustibile avio, acqua dolce) e solidi (parti di rispetto, viveri e munizioni). Ancora, potrà effettuare in mare operazioni di riparazione e manutenzione a favore di altre unità. I sistemi di difesa saranno invece limitati alla capacità di comando e controllo in scenari tattici, alle comunicazioni e ai sistemi di difesa dissuasivi non letali. A Castellammare intanto, dopo la cassa integrazione ordinaria a tre mesi per 90 lavoratori di Fincantieri, si aspettano gli investimenti promessi da Governo e Regione per un totale complessivo di 250 milioni di euro. Il piano d’interventi prevede innanzitutto la realizzazione di una nave oceanografica. Un altro obiettivo è invece quello di riprendere (e accelerare) il rinnovo della flotta della Marina Militare italiana, affidando al cantiere stabiese nuovi progetti. Nel piano di rilancio anche la Regione avrà un ruolo fondamentale. Tra le proposte in campo, infatti, c’è l’inizio di una campagna di rottamazione delle navi obsolete che navigano le acque campane. Potrebbe così essere proposto agli armatori un incentivo economico per la sostituzione dei vecchi traghetti con altri di nuova generazione e non inquinanti. Il tutto utilizzando una tecnologia su cui il cantiere stabiese ed i suoi operai sono già preparati, avendo realizzato specifiche navi ecologiche. (Francesco Fusco – Il Mattino)