SANT’AGNELLO. Non c’è più alcun dubbio: è amianto. Sta finalmente trovando riscontro la denuncia del gruppo di famiglie dei Colli di Fontanelle che prima informalmente, poi formalmente, attraverso una denuncia scritta alle autorità competenti, aveva segnalato la presenza di eternit nei pressi della scuola primaria e dell’infazia del quartiere alto di Sant’Agnello.
Il sopralluogo dell’Asl risale allo scorso 29 dicembre, durante il quale fu accertata la presenza di amianto. Si tratta per una parte di amianto in buono stato di conservazione e che, dunque, è stato trattato qualche giorno fa con una vernice speciale in grado di rendere il materiale, di per sè cancerogeno, inerte per altri 30 anni.
Ovviamente sarà necessario controllare periodicamente la zona per tenere bene il metro dello stato di conservazione del materiale.
Contrassegnate invece come rifiuto speciale pericoloso diverse lastre di amianto che si trovano sul tetto dell’ex ristorante “La lanterna” in via Colli di Fontanelle numero 21, la cui proprietà risulta essere di Salvatore Coppola.
La valutazione di rischio è stata affidata alla Eco ricerche Srl che fa parte del gruppo Eco Italia ed è stata operata il 21 gennaio scorso alla presenza del figlio di Salvatore, Giuseppe Coppola.
Ora la palla è passata all’Asl di Pompei per la rimozione dell’amianto considerato rifiuto speciale pericoloso. Difatti non esiste in penisola sorrentina un’Unità Operativa per l’Amianto. Saranno loro a dover valutare se e come effettuare la rimozione del materiale.
La vicenda aveva avuto inizio sulle pagine del quotidiano Le Cronache ad opera della giornalista Costanza Martina Vitale lo scorso novembre quando, dopo la denuncia anonima di alcune famiglie di Sant’Agnello e la consulenza di alcuni tecnici che hanno potuto avvicinarsi per quanto possibile alla zona e analizzare la documentazione fotografica giunta in loro possesso, tutto faceva pensare che si trattasse di amianto.