Sorrento. Raffaele Attardi “il referendum sulle trivelle , le tre leggi dell’ambientalismo e il motivo per cui voto si”

28 marzo 2016 | 00:00
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Sorrento. Raffaele Attardi “il referendum sulle trivelle , le tre leggi dell’ambientalismo e il motivo per cui voto si”

LE TRE LEGGI DELL’AMBIENTALISMO si avvicina la data del referendum sulle trivelle e ritengo opportuno proporre alla riflessione dei lettori le considerazioni che mi portano a votare si e più in generale i motivi per cui manifesto il mi impegno ambientalista . La mia visione ‘ ambientalista ‘ del mondo parte dall' immaginare che tutto ciò che circonda è interconnesso. Noi e gli altri organismi viventi rappresentiamo una rete che è retta da equilibri delicati .Abbiamo appena iniziato ad investigare il ciclo dell’acqua , il ciclo dell’ozono , il ciclo dell’ossigeno, quello dell’ozono e più investighiamo , più ci accorgiamo che questa rete si regge grazie a una favorevole combinazione di fattori, che per larga parte ci sono sconosciuti . L’insieme di tutto questo è per me la vita. Detto ciò, penso anche che la vita è cambiamento Abbiamo tanti esempi che ci dimostrano come la vita è cambiamento Ci sono stati cambiamenti lenti , durati intere ere geologiche, come ad esempio le glaciazioni o la deriva dei continenti ,che hanno generato la scomparsa e la comparsa di molte specie. Ma ci sono stati anche eventi, come ad esempio le eruzioni vulcaniche o l’urto di asteroidi, che hanno modificato in tempi rapidi le condizioni del pianeta , provocando la scomparsa repentina di vecchie specie e la comparsa di nuove specie. Ma quello che importa è che in entrambi i casi la rete della vita si è mostrata capace di riequilibrarsi :senza mai ritornare agli equilibri precedenti , ma evolvendosi in un costante equilibrio dinamico. Siamo abituati a leggere tutto questo processo evolutivo nelle stratificazioni geologiche, o nei fossili ma io penso che tutto sia anche scritto nel nostro dna e nei sofisticati meccanismi, non ancora esplorati che risiedono nella mente,banca dati in cui sono accumulati gli effetti prodotti dai cambiamenti e che generano i comportamenti nostri e di tutte le specie viventi: ma di questo, vorrei parlarvi più estesamente in un’altra circostanza . In conclusione io penso che la terra non sia una cornucopia da cui è possibile prendere tutto indefinitamente o in cui è possibile introdurre tutto incontrollatamente. Se continueremo a prelevare risorse dal pianeta a ritmi sempre più accelerati e a modificarne gli ecosistemi anche attraverso l’introduzione di organismi geneticamente modificati ( esseri umani inclusi ), potremmo essere noi la causa del prossimo repentino cambiamento . E non sappiamo quali potranno essere gli effetti su di noi ,sulle altre specie viventi e sull’intera rete della vita . Da questa visione nasce il codice etico che secondo me , ogni ambientalista dovrebbe seguire. Prendendo spunto da quello proposto da Isacc Asimov in ‘Io robot , in uno dei suoi più famosi romanzi , io penso che senza scomodare teologi, giuristi o politologi , ognuno che si dichiara ambientalista dovrebbe attenersi a queste tre leggi : Prima legge dell’ambientalismo : nessun ambientalista deve causare con comportamenti diretti o indiretti , rischio alla rete della vita o modifiche repentine agli equilibri che regolano la rete della vita Seconda legge dell’Ambientalismo : nessun ambientalista deve causare con comportamenti diretti o indiretti l’estinzione della propria specie o quella di altre specie viventi Terza legge dell’ambientalismo : nessun ambientalista deve causare con comportamenti diretti o indiretti l’estinzione delle risorse non rinnovabili del pianeta terra. Purchè rispetti queste leggi a mio avviso chiunque può essere un ambientalista. Voto si al referendum sulle trivelle perché l'attuale legge contraddice la terza legge dell'ambientalismo : l'attuale legge prevede infatti che le concessioni siano rinnovate senza limiti di tempo e fino all'esaurimento totale dei pozzi . votando si non si fermeranno le estrazioni ma semplicemente le estrazioni continueranno fino alla scadenza delle concessioni . e' pura propaganda dire che ci sarà il licenziamento immediato dei lavoratori : tuto continuerà normalmente fino alla scadenza delle concessioni.Beninteso sono anche consapevole che questo primo impegno non basta a garantire una azione efficiente ed efficace , ma senza questa premessa è del tutto inutile mettersi insieme. Ritornando al discorso sull'ambientalismo io ritengo utile che ci sia un ‘ partito degli ambientalisti’ ma ad una precisa condizione : accettare di riunire sotto un veicolo le persone , che accettando la diversità degli altri , decidano di fare un pezzetto di strada insieme senza altri vincoli comuni che quelli indicate nelle tre leggi dell’ambientalismo . Può sembrare una soluzione semplicistica, ma se poi la si prova a mettere in pratica si scopre che ben pochi sono ambientalisti : l’esperienza insegna che c’è sempre una ragione valida per contravvenire una delle tre leggi e che spesso le posizioni più dure e contrarie alla formazione di un partito ambientalista vengono proprio da chi si ritiene più ambientalista degli altri e che estremizza alcune posizioni . Rispetto comunque l'opinione di chi crede che un partito ambientalista non sia necessario : ognuno ha il il diritto di difendere gli ideali e la ideologia in cui crede , associarsi nelle forme che più ritiene idonee o scegliere la strada, ovvero la politica che ritiene più opportuna, ma per favore se ci si sente in tutto o in parte ambientalista cerchiamo di assumere atteggiamenti rispettosi della rete della vita , e di guardare al futuro con gli occhi di chi si aspetta da noi un'eredità fatta anche di risorse e non solo di disastri. Sorrento.

Raffaele Attardi ( ex sindaco di Sorrento, fra i fondatori del movimento La Grande Onda )

(Utente dal Web)