Il Dirigente della Salernitana Fabiani e’ sicuro :ci salveremo,intanto salerno sportiva ricorda il suo capo ultra’

12 aprile 2016 | 00:00
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Il Dirigente della Salernitana Fabiani e’ sicuro :ci salveremo,intanto salerno sportiva ricorda il suo capo ultra’

Una boccata d’ossigeno per la Salernitana, dopo la vittoria al cardiopalma ottenuta negli ultimi minuti contro il Latina sabato pomeriggio, in uno stadio Arechi che ha letteralmente trascinato la squadra verso una vittoria di fondamentale importanza. Ora, un solo punto separa la Menichini band dalla zona play-out e tre dalla salvezza diretta. Che è ritornata ad uno schiocco di dita – come spesso accade nel torneo di serie B – dopo due risultati utili consecutivi (1-1 a Novara e 3-2 al Latina). Per analizzare l’ultima partita e per presentare quella di sabato prossimo, sulle frequenze di Radio Bussola 24 è stato chiamato in causa il direttore sportivo granata Angelo Fabiani: “Purtroppo ci sono annate dove le cose non girano – ha esordito il diesse nel corso de “Gli sporTaccioni” – Questo gruppo non s’è mai abbattuto, per quanto mi riguarda la Salernitana si salverà e già da sabato andiamo su un campo difficilissimo: la Pro Vercelli è temibile in casa, ma ci saranno anche tanti incroci tra pericolanti e qualcuno dovrà pur lasciare punti. Sinora abbiamo incontrato tutte squadre che sono nella parte alta della classifica. Non è solo una questione di calendario – ha continuato – noi siamo una buona squadra ma come detto, purtroppo, ci sono annate che vanno così. Lo scorso anno, ad esempio, il Crotone era nelle stesse nostre condizioni mentre ora è lassù. Errori? Per chi lavora in tutti i settori l’errore è sempre dietro l’angolo. Qualcuno l’ho commesso, però rifarei tutto quello che ho fatto”. Quindi, i fattori imponderabili: “Abbiamo dovuto combattere con alcuni imprevisti, in alcune partite abbiamo giocato senza cinque centrali. Quando succede questo un po’ di fatica la fai. A questo aggiungerei alcune partite nelle quali non meritavamo assolutamente di perdere. Poi, si sommano queste cose e ti ritrovi a combattere con questa classifica. Impegno e tenacia, però, non sono mai mancate anche se a volte non bastano”. Spazio anche ad una piccola battuta sul comunicato – polemico – del Latina Calcio post-gara: “Siamo in democrazia, ognuno può dire quel che vuole ma sicuramente s’è persa un’occasione per stare zitti. Tutti sappiamo quante volte è capitato anche a noi ma l’arbitro è un uomo, per questo non abbiamo mai gridato allo scandalo né fatto comunicati. Questo comunicato lo ritengo una caduta di stile, una mancanza di rispetto anche verso la città e la tifoseria. Problemi loro, non nostri. Schiavi? Ha avuto un infortunio bruttissimo e non è semplice. Per Tuia, ad esempio, sono stati anticipati i tempi e sistematicamente va incontro a problemi di carattere muscolare. Schiavi è stato a lungo con le stampelle, si sta riaffacciando al calcio giocato ma per recuperare il ritmo ci vuole ancora tempo. Sabato era in panchina ed a stretto giro potrebbe essere a tutti gli effetti a disposizione. Non è andato in Primavera in quanto sono diversi turni che il campionato è fermo. Non ha mai rifiutato di andare con la squadra di mister Savini perché non si può, semplicemente. Pestrin? Non vedo perché bisogna porre l’accento sulla sua esclusione dai convocati, è capitato anche ad altri. Io ero presente al campo e non c’è stato nessun litigio. Quello che dice l’allenatore è legge e va rispettato, come hanno fatto altre volte anche Schiavi e Trevisan. Firmerei per un pareggio a Vercelli? Andiamo per giocarcela, abbiamo due risultati su tre e speriamo di coglierne almeno uno”. Siberiano in eterno”: in città striscioni nel sesto anniversario della scomparsa Sei anni senza Carmine Rinaldi, il Siberiano. Uno striscione a Piazza Montpellier – zona Parco Pinocchio – ma anche in zona porto, di fronte al Crescent. E ancora, un altro all’uscita della tangenziale di Pastena, zona orientale della città, per ricordare l’anniversario della sua prematura dipartita da parte della tifoseria granata che ancora oggi, e non è certo la sola, ricorda la sua carismatica figura in ogni stadio d’Italia, non solo all’Arechi dove gli è stata intitolata la curva sud. Sei anni fa, alla vigilia di un Empoli-Salernitana 5-2 che i granata giocarono salutando la B, scompariva il Siberiano che viene definito “eterno” ed oggi, probabilmente, soffre assieme a tutti gli altri tifosi per una lotta salvezza ancora lunga. Ogni domenica i cori della torcida granata non dimenticano Carmine Rinaldi, così come ogni 12 aprile. fonte solosalerno.it articolo inserito dal salernitana club costiera amalfitana