Alla regia Abbazia il sax di Antonio Florio con i White Melody

11 maggio 2016 | 00:00
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Alla regia Abbazia il sax di Antonio Florio con i White Melody

Questa sera, nell’incantevole cornice del locale di Pontecagnano Faiano, di Guido Pappalardo, live set con la tromba e le tastiere di Vincenzo Toriello, la vocalist Dayana Toriello unitamente ai sax alto e tenore di Francesco e Antonio Florio. Parteciperanno alla serata il Sindaco di Salerno ff. Enzo Napoli, con il candidato Enzo Galdi Di OLGA CHIEFFI E’ fissato per questa sera, il live set, con i White Melody e il sassofono di Antonio Florio, che aprirà alla musica la Regia Abbazia di Guido Pappalardo, una delle perle dell’enogastronomia del picentino, sita al centro di Pontecagnano Faiano. Gli ospiti di questa interessante serata, tra cui il Sindaco di Salerno ff. Enzo Napoli e il candidato suo sostenitore Enzo Galdi, saranno intrattenuti dal duo White Melody, composto dalla brillante vocalist Dayana Toriello, in coppia con il fratello Vincenzo eccellente trombettista. La giovanissima Dayana ha voce fatta di “miele” e di “fumo”, che riesce anche a mordere, piegando le frasi, sempre secondo una logica personale con crudeltà controllata. Lo stile le scivola addosso, la moda non la preoccupa perché è lei stessa a volerla creare nei gesti e negli sguardi che accompagnano le sue esecuzioni. La Toriello è un mix di soulful applicato al canto italiano e alla grande tradizione partenopea, quale quello di Mina e Mia Martini con “E se domani” o “Notturno”, “Gli uomini non cambiano”, “Io te’ vurria vasà”, che pur raccogliendo linee melodiche e sviluppi armonici comuni, si presenta con un buon tasso di originalità, garantito e appoggiato da una strumentazione professionalmente impeccabile, offerta dal fratello Vincenzo. Special guest della serata il sassofonista Antonio Florio, sax tenore d’elezione dell’indimenticato Luciano Fineschi e di Raffaella Carrà, un suono assoluto il suo, che non si limita al sax, ma diventa modello per ogni strumento a fiato, per la sua eguaglianza e al contempo, la sua flessibilità, la sua possibilità di cambiar pelle, le infinite sfumature timbriche e d’attacco, la profondità nel colore, l’emozione, giungendo sino al volto leggero, scanzonato, ironico, caratterizzato dal suo storico slap, che sa quasi di bacio, lanciato ad una ragazza da night, luogo da cui questo strumento ha iniziato la sua inarrestabile ascesa. Il M° Antonio Florio, che avrà a suo fianco l’erede dei segreti delle ance di famiglia, il sassofonista Franco Florio, ci accompagnerà in una piccola storia della musica da night, partendo dal celeberrimo Cotton Club, il regno di Duke Ellington, dell’era d’oro delle grandi Big band, Basie, Goodman, Artie Shaw, passando, poi, per la rivoluzione della bossa-nova di Jobim e Stan Getz, che ci farà ritornare a quella saudade con swing dagli agili ritmi latini, che dette vita a quel raffinatissimo modo di sambare con “Garota de Ipanema” e “Sabor a mi” sino a “Brasilia”, passando per il cool di Phil Woods, una puntata a Cuba musica che racconta della vita, che celebra il ritmo del corpo, musica strutturata per raccogliere energia, per comunicarla, “dividerla” e restituirla collettiva attraverso la danza, la sveglia dei Jazz Messenger di Art Blakey, prima di sbarcare in Italia per incontrare le incontrastate stelle dei locali notturni, da Mina, a Buongusto, dalla Bussola alla Capannina, sino a Ugo Calise e Peppino di Capri, in compagnia di Dayana Toriello, per rinverdire i fasti del famoso Rangio Fellone, con i ballabili degli anni Cinquanta, che strizzavano l’occhio allo swing, tra tempi di beguine e moderati slow, dolci melodie e parole sussurrate nel nostro musicale dialetto, adatte al ballo guancia a guancia, in una notte di luna, tra i profumi della primavera mediterranea.