Capaccio . Paestum centrale Biomasse rischio risarcimento

22 maggio 2016 | 00:00
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Capaccio . Paestum centrale Biomasse rischio risarcimento

 CAPACCIO Paestum Cilento Otto milioni di euro: è la richiesta di risarcimento danni presentata dalla società Biocogein al Comune per la perdita dei finanziamenti destinati alla realizzazione di una centrale a biomasse in località Sorvella Sabatella. La Biocogein ha presentato ricorso al Tar per i provvedimenti adottati da Comune e Regione, che hanno causato la decadenza della Biocogein dalla graduatoria dei fondi ministeriali. Con protocollo del 21 marzo infatti, il ministero dello sviluppo economico, direzione generale per gli incentivi alle imprese, ha comunicato alla Biocogein l’avvenuta decadenza dalla graduatoria riguardante le agevolazioni previste dal bando biomasse. La motivazione è stata che «la stessa società non ha provveduto ad ottemperare a quanto disposto, ovvero alla trasmissione della documentazione necessaria alla concessione delle agevolazioni mancando l’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto a biomasse e la documentazione bancaria relativa alla copertura dei fabbisogni derivanti dal programma di investimenti». Tante le azioni messa in campo dall’amministrazione del sindaco Italo Voza per scongiurare l’ipotesi della costruzione dell’impianto, che ha sollevato la protesta e la mobilitazione generale. In campo sono scesi il comitato “Sorvella Sabatella”, l’associazione “No biomassa in Paestum”, cittadini, istituzioni, movimenti politici e associazioni. Tra gli atti, una diffida al dipartimento coordinamento amministrativo della presidenza del consiglio dei ministri e al dipartimento 51 della Regione Campania. La lettera è stata inviata per conoscenza al premier Renzi, a De Luca e a Bonavitacola. Tra le motivazioni principali alla base della diffida il fatto che la disponibilità degli immobili su cui dovrebbe sorgere l’impianto, è gravata da indisponibilità a favore del Comune per una lottizzazione abusiva a scopo edificatorio. Gli atti sono depositati anche presso la Procura di Salerno. Ulteriore azione il ricorso al Tar Lazio, affidato al noto amministrativista romano, Andrea Guarino, contro il provvedimento autorizzativo della centrale deliberato dal consiglio dei ministri. Ora il Comune, che ha già provveduto ad opporsi al ricorso della Biocogein, rischia di dover pagare un risarcimento mega milionario. di Angela Sabetta  La Città