Gravissimo episodio intimidatorio contro Margaret Cittadino.candidata al Comune di Salerno
La FP CGIL condanna “senza se e senza ma” il gravissimo episodio di intimidazione che ha visto coinvolta la compagna sindacalista Margaret Cittadino, oggi candidata al Consiglio Comunale di Salerno. L’incendio doloso dell’autovettura della figlia di Margaret Cittadino è un gesto di grande viltà, che solo dei “criminali pusillanimi” potevano compiere. Siamo sicuri, anche se è ancora troppo presto per stabilire delle connessioni tra quanto accaduto e la candidatura, che la Magistratura saprà in tempi rapidi individuare i colpevoli e far luce sull’episodio. Questa Organizzazione conferma tutta la sua vicinanza e solidarietà alla compagna Margaret Cittadino, che sicuramente continuerà nell’agone politico le importanti battaglie civili già condotte durante la sua storica militanza sindacale per la tutela dei diritti delle fasce più deboli. Salerno, 29 maggio 2016 Il Segretario Generale Angelo DE ANGELIS Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D. Lgs. n. 39/1993
Il commento su La Città di Salerno
L’incendio dell’automobile della figlia di Margaret Cittadino, candidata con la lista di sinistra Salerno di tutti alle prossime elezioni nel Comune di Salerno, è un fatto gravissimo, sul piano personale, penale e politico, che non può essere messo in secondo piano o relegato a un semplice evento di cronaca nera. Margaret Cittadino è una delle persone più note e conosciute del mondo sindacale e dell’attivismo sociale nella città di Salerno, il cui impegno è stato sempre realizzato senza usufruire di privilegi o agevolazioni, continuando, per oltre 35 anni, a lavorare come infermiera turnista all’ospedale Ruggi D’Aragona, nel quale è stata eletta per cinque volte consecutive come delegata dei lavoratori, ricoprendo, tra l’altro, anche il ruolo di responsabile sanità provinciale nella Cgil. Quella di Margaret Cittadino è, in realtà, una storia politica e sociale ancora più densa, iniziata sin da giovane, quando, nel 1978, fu protagonista dei movimenti di lotta connessi ai corsi di formazione professionale in Campania e a Salerno, creando, nel 1979, il movimento per l’applicazione della Legge 180 in qualità di corsista paramedico insieme ad alcuni medici dell’ospedale di Salerno. Da questo movimento nacque il Centro sociale “Vincenzo Di Muro” e fu sostenuta l’apertura dei presidi psichiatrici ospedalieri e la chiusura dei manicomi. Questo impegno la condusse all’occupazione della nuova struttura ospedaliera in via San Leonardo al fine di giungere alla sua apertura, che, dopo un po’, fu ottenuta, garantendo alla città e al territorio circostante un servizio fondamentale e più adeguato alle nuove esigenze sociali. Colpire, intimidire, ridimensionare questa storia è impossibile, perché si tratta di una storia collettiva, della quale Margaret è stata una parte fondamentale. Colpire e intimidire una sua parte vuol dire colpire tutti quelli che a questa storia di emancipazione e conquista di diritti e dignità hanno contribuito, così come quanti, soprattutto i più giovani, l’hanno conosciuta solo successivamente riconoscendola come parte della propria stessa storia. Anche per questo motivo, l’aggressione subita da Margaret Cittadino non è un atto grave solo contro una candidata alle elezioni, ma contro tutta la storia dell’impegno per la giustizia sociale e i diritti di libertà che ha caratterizzato la città di Salerno negli ultimi 40 anni. Minacciare una persona così chiaramente impegnata nella vita sociale, sindacale e politica della città vuol dire minacciare anche tutti quelli impegnati a sostenere una politica più giusta, libera dalle clientele e dal gioco dei favori. Per questi motivi, oltre che per la necessità di dare il giusto risalto alla gravità della minaccia subita, bisogna stare vicini a Margaret Cittadino, respingendo la viltà di questa aggressione, a partire dal riconoscimento solidale e complice del suo impegno e della sua partecipazione alle lotte e ai conflitti orientati a sostenere i diritti sociali collettivi, a partire dalla difesa del fondamentale diritto alla salute per tutti.
(Utente dal Web)