Ibra, prima la Coppa e poi l’addio

21 maggio 2016 | 00:00
Share0
Ibra, prima la Coppa e poi l’addio


Quattro Coppe in gioco tra oggi e domani nei grandi Paesi dell’Europa del calcio. E un bel po’ di destini che cambiano affidati al mercato: alcuni già scritti, altri da scrivere. Quel che resta è che nel week end si chiuderanno le stagioni in Inghilterra, Francia, Germania e Spagna, oltre che da noi in Italia (stasera Milan-Juve assegnerà la Coppa Italia). La Coppa di Francia mette di fronte Olympique Marsiglia e Psg, la Coppa di Germania Bayern e Borussia Dortmund, la FA Cup United e Crystal Palace: queste oggi. Domani la Coppa del Re in Spagna opporrà al Siviglia il Barcellona: in attesa di conoscere i destini blaugrana di Adriano e Neymar – quest’ultimo dato sul piede di partenza in virtù di un rinnovo di contratto che clamorosamente non arriva – quel che è certo è che Banega, fresco di Europa League, lascerà il Siviglia per l’Inter. Dentro questo quattro partite all’estero ci sono percorsi di mercato tutti da scoprire. Da Batshuayi a Ibra, Cavani, Benatia e Gundogan, da Guardiola a Van Gaal. Sono grandi nomi che dal campo alle panchine fanno scattare il giro. La stagione 2016-2017, dal punto di vista del mercato si annuncia come una delle più sensazionali. 

EFFETTO ZLATAN. A cominciare da Parigi, Saint Denis. E da Zlatan Ibrahimovic, uno che si è definito campione ieri, quando arrivò a Parigi, e leggenda ora che andrà via. Ha girato l’Europa e vinto campionati, dall’Olanda (Ajax), all’Italia (Juve, Inter e Milan), alla Spagna (Barcellona), alla Francia (Psg, appunto). Il suo destino? Si potrebbe dire che è nelle mani sue e di Mino Raiola, il suo manager. Quindi può stare tranquillo… Ci sono percorsi esotici o della nouvelle vague del calcio: ma prima di vedere Ibra emigrare tra Emirati, Cina o Mls americana, dove pure le offerte sono plurimilionarie, bisogna intercettare alcune suggestioni più immediate tra la Premier (United o Chelsea), il Real (Florentino Perez è uno che si fa ingolosire da questi colpi a sensazione) o un ritorno in Italia, al Milan: gli sviluppi societari cinesi in tal senso potrebbero far accelerare le cose che viste così, obiettivamente non sembrano in discesa. «Succederà qualcosa di grosso…» disse Ibra a febbraio. Qualcno pensò alla Juve ma non c’è mai stato alcun riscontro; in realtà il ritorno al Milan è qualcosa di sovrapponibile all’espressione usata dal bomber svedese. 

CAMBIO. Nel Psg anche Cavani aspetta di poter capire il suo destino: voleva andare via, ora che parte Ibra vogliono provare a farlo restare. C’è la Juve che lo aspetta, c’è l’Atletico Madrid che lo vuole. Dall’altra parte ci sarà Michy Batshuayi, bomber dell’OM che piace alla Juve e all’Atletico oltre che al Dortmund (che però si è già aggiudicato Dembelé) e che personalmente sogna la Premier: ecco perché il Tottenham potrebbe trovare una corsia preferenziale. Pep Guardiola chiuderà la sua avventura al Bayern per aprire il nuovo ciclo in Premier, al City, dove verosimilmente porterà Gundogan, grande assente stasera (operato, tornerà a metà ottobre). Al Dortmund potrebbe finire invece Benatia come rinforzo in difesa proprio dal Bayern, in quella che sarà la quarta finale di Coppa tra i due club in otto anni. Chiude verosimilmente il suo ciclo Van Gaal: difficile pensare alla ipotizzata convivenza (come ds) con Mourinho, atteso dallo United per coronare un sogno e con un mercato che tra Jaime Rodriguez, André Gomes e lo stesso Cristiano Ronaldo (agognato anche dal Psg) ha il marchio di Jorge Mendes, manager di Mou e di questi… ragazzotti. Attenzione però: perché c’è una data sull’accordo tra Mou e Red Devils, è top secret ma se ci ripensano devono dargli 6,5 milioni di penale. Perché lasciarsi questa finestra? Insomma tra stasera e domani si gioca, si alzano Coppe, si chiude una stagione e si cambia il futuro. Mica poco. 
 fonte:corrieredellosport