Formare talenti non è facile, ma riuscire a farli crescere, e a trattenerli, è forse ancora più difficile e in questo senso è particolare la situazione che si sta sviluppando al Paris Saint Germain il cui centro di formazione vive oramai sotto i riflettori da qualche anno. Se lo 'scandalo' più grande è stato quello di Kinglsley Coman, che sotto la Torre Eiffel ha fatto scivolare fiumi d'inchiostro, adesso sotto attacco ci sono nuove pepite, giovani che non hanno ancora firmato contratti professionistici, ma che iniziano a farsi notare in giro per l'Europa. La Juventus, che deve comunque far fronte ad una bella concorrenza oltre Manica, ha posato gli occhi da qualche mese su Jonathan Ikoné (18), attaccante che si è distinto già con la nazionale Under 17 negli Europei del 2015 e non ha sfigurato nella ultima Youth League, nonostante la sconfitta in finale contro il Chelsea.
Ovviamente il calciatore è in piena crescita, ma le sue qualità sono saltate subito all'occhio per l'esplosività del suo gioco e le capacità di crearsi spazi in mezzo alle difese: i bianconeri, vista anche la precedente esperienza con Coman, vorrebbero tentare di far crescere il talento nella propria rosa, offrendogli 1,5 mln di euro per fargli seguire le orme dell'attuale giocatore del Bayern di Moanco. Ikoné per il momento temporeggia, anche perché il Psg ha fatto sapere alla Juventus che un atto di forza lederebbe il rapporto tra le due società, ma nel frattempo il giovane ha alzato la cornetta per chiedere un parere a Coman sulla sua esperienza torinese.
ABBONDANZA. E' chiaro che la squadra francese non puo' permettersi di dar un contratto a tutti i giovani di belle speranze che stanno uscendo dalla sua fucina, ma allo stesso tempo i tifosi si sentono traditi dalla società che appare incapace di pianificare in maniera seria l'avvenire dei suoi ragazzi che, nel complesso, si sentono poco tutelati e preferiscono quindi prendere il volo. Rispetto alla scorsa stagione la tendenza è stata leggermente invertita, con alcuni giovani che sono stati integrati piano piano in prima squadra, ma l'allerta resta alta.
fonte:corrieredellosport