Ceveze o ceoze , cosi vengono chiamati in Campania i gelsi . Chi è amante della montagna sa dell'esistenza di migliaia di alberi di gelso sparsi nelle nostre terre , da tempo inselvaggiti ma che continuano a produrre quei meravigliosi e dolcissimi frutti . Il gelso un tempo fu molto importante per l'economia , economia molto florida e che portava benessere in ogni famiglia , si trovavano in ogni possedimento e fondo terriero , anche nell'orto di casa tanto era importante e redditizio . Oltre al frutto succulento , si ci allevavano i bachi da seta per l'opificio di San Leucio , fonte di benessere per le famiglie oltre di cosi mielosa bontà della natura . Ricordo quando da bambino ero nel Cilento , prima dell'inizio della trebbiatura , ingannavo il tempo sfottendo le caprette , maiali e ogni animale da cortile , alternandomi alle continue arrampicate , sul tetto della stalla da dove , più agevolmente potevo salire sui rami del gelso , dove mi facevo delle vere e proprie scorpacciate puntualmente interrotte dalla miriade di formiche che mi assaliva pizzicandomi , e subito giù , poi di corsa fino al fiume Calore , dove in acqua mi liberavo di quelle formiche giganti , pieno di punture non mi arrendevo , i gelsi erano troppo buoni per desistere . Le crostate con la gelatina , le granite , i ghiaccioli che le nonnine di quel paesino nel Cilento preparavano per noi bambini al sapore di gelso . Grazie alla natura , l'albero di gelso che arricchiva le famiglie e le deliziava pure di un cosi dolce e succulento frutto . Rispoli Domenico
(Utente dal Web)