MAIORI: a proposito di depurazione. Civitas 2.0 risponde al Sindaco

15 maggio 2016 | 00:00
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MAIORI: a proposito di depurazione. Civitas 2.0 risponde al Sindaco

Nei giorni scorsi, a seguito delle recenti vicende giudiziarie relative agli scarichi in mare, abbiamo porto al sindaco la nostra solidarietà sia personalmente che in Consiglio Comunale. Da decenni manca un impianto di depurazione, il comune non viene dotato di risorse finanziarie per dotarsene e la gestione dei fondi è sempre stata affidata ad enti terzi, pertanto è assurdo che la responsabilità venga accollata ai sindaci. Certo è, però, che un progetto definitivo, con tutte le autorizzazioni, era stato già redatto e pronto per essere mandato in gara. Ricordiamo quanto affermato dal primo cittadino in un manifesto estivo quando si vantava di aver “messo la parola fine alla costruzione del depuratore”. Anche se fosse vero che la procedura di esproprio messa in atto potrebbe essere impugnata dai privati per vizi di forma, nulla vieta che la si possa reiterare in maniera più precisa, eliminando eventuali motivi di impugnazione, anche sulla scorta dell’esperienza pregressa. Invitiamo il Sindaco a rivalutare quel progetto, già pronto e appaltabile, che fu elaborato per limitare al minimo qualsiasi disagio per i cittadini e i residenti vicini. Il sindaco, in campagna elettorale, diceva di ispirarsi a Positano; ebbene, ricordiamo al primo cittadino che, proprio a Positano, l’impianto di depurazione è situato al centro del paese e sullo stesso è appena stata realizzata una piazzetta con bar e teatro all’aperto. Ci rendiamo conto che qualcuno nella sua compagine ha basato la campagna elettorale sul terrorismo tra il vicinato e che la riproposizione del progetto potrebbe comportare qualche “mal di pancia” interno alla sua maggioranza; ma noi siamo pronti a supportare il primo cittadino in tutte le sedi, senza alcuna speculazione politica, in funzione di un superiore interesse della collettività. Se invece il Sindaco pensa di perseverare nell’accantonamento di un progetto costato decine di migliaia di euro, gli chiediamo quali siano le alternative progettuali prospettate, così come egli ha dichiarato agli organi di stampa, considerata la presumibile archiviazione della fantomatica condotta sottomarina chilometrica, menzionata sullo stesso manifesto agostano. Intanto, mentre gli altri sindaci potranno dimostrare ai giudici l’impegno per la realizzazione di impianti di depurazione nei propri comuni, il nostro dovrà spiegare come mai si è vantato invece di aver “messo la parola fine”.

    (Utente dal Web)