MAURIZIO CINQUE : NECESSARIO CURARE LA FERITA APERTA DI AROLA E DELLA CIRCOLARE DESTRA
Vico Equense, 25 maggio 2016 – Ha fatto tappa anche ad Arola la campagna elettorale multicentrica e corale del candidato sindaco Maurizio Cinque sostenuto dalle liste civiche "Cambiare Fa Bene", "Reset VICO", "Giovani" e "Vico 2020". Una campagna multicentrica perché portatrice di una visione complessiva dell'articolato territorio di Vico Equense con tutte le sue frazioni e le sue specificità; e perché conta già quattro comitati elettorali tra Vico Centro, Moiano, Sant'Andrea e dal 24 maggio anche Arola in via Masturzo. Una campagna corale perché fatta di tanti candidati, in particolare giovani e professionisti alla prima esperienza elettorale, ai quali Maurizio Cinque, nelle diverse iniziative, non esista a lasciare la parola. Così ha fatto anche all'incontro tematico su trasporti e infrastrutture tenutosi la scorsa sera presso il circolo parrocchiale di San Raffaele in Piazza Sant'Antonino, dove capolista e candidati della frazione di Arola sono intervenuti con tanto di slide per presentarsi e per presentare il loro programma e le proposte. Del suo programma per Arola ha parlato in particolare Maurizio Cinque: «Arola e l'area della circolare destra rappresentano purtroppo una ferita aperta! Ci vuole alternanza, cambiamento e amministratori che non fuggano dai problemi e non lascino le opere a metà! Pensiamo alla scuola, al caso del parcheggio, alle strade che versano in condizioni pietose…». Non solo infrastrutture e lavori pubblici. Il candidato sindaco ha approfondito il problema dei trasporti, si è soffermato sulla possibilità di ridurre gli iter burocratici per difendere e sostenere le attività produttive della zona alta di Vico Equense. Ha infine sottolineato il problema dell’isolamento in cui vivono le frazioni: «Persiste una mancanza di dialogo tra cittadini e amministratori. Chi governa la città non conosce i veri problemi. Se avremo l’onore di amministrare questa città manterremo un dialogo continuo in particolare con le associazioni che operano nei territori, quasi come se fossero le braccia dell’amministrazione, ma soprattutto istituiremo i Comitati di Borgata, importantissimi affinché i cittadini possano percepire la presenza reale dell’amministrazione e contemporaneamente gli amministratori stessi possano sentire "il fiato" della gente sul collo, che potranno segnalare quali sono le priorità da affrontare. E noi, una alla volta, le affronteremo».
(Utente dal Web)