Piano di Sorrento al voto, lettera aperta di Salvatore Mare Movimento Cinque Stelle
cittadiniĀ hanno ragione a disaffezionarsi alla politica, a percepire le amministrazioni statali, regionali o comunali come nemici, e si sentono presi in giro due volte: la prima perchĆ© realmente hanno ragione, la seconda perchĆ©, come si dice da noi, questa Ć© dei āfessiā.
Ma cāĆØ il modo di non essere āfessiā e complici della solita campagna elettorale impostata sul farĆ³, sulle promesse candidate ma insostenibili, sulle riunioni rionali e le visite porta a porta che si fanno solo ogni 5 anni e sul considerare il cittadino un āelettoreā. Il modo Ć© semplice, bisogna partecipare, recarsi nella propria sezione, andare in cabina, prendere scheda e matita, e votare.
Non ho chiesto il voto a nessuno e non lo chiederĆ³ perchĆ© nel nostro progetto bisogna credere e voglio darne motivo, illustrandone le poche manovre semplici e di buon senso.
Non vogliamo aumentare il prelievo fiscale locale, intendiamo diminuirlo poichĆ© non abbiamo in previsione grandi opere, non Ć© questo il momento, lāunico intervento oneroso e che recherĆ disagi ci ĆØ imposto dalla logica e da motivi di salute pubblica, ed ĆØ la separazione delle linee fognarie per il giusto funzionamento del depuratore di punta Gradelle.
A parte ciĆ², intendiamo far ripartire lāeconomia carottese creando i presupposti, cercando di far restare i pochi soldi che ci sono qui, in penisola.
Il piano ĆØ semplice, nulla di nuovo, nulla dāinventato, ormai cāĆØ poco da scoprire.
La nostra ricetta ĆØ favorire i piccoli imprenditori, specie quelli virtuosi che fanno della sostenibilitĆ il loro motivo dāorgoglio, ed offrire loro un marchio di garanzia gratuito. Tutti i produttori che usano materiali locali e fanno del km0 la loro politica produttiva e penso agli agricoltori biologici, ai caseifici, ai vinificatori, ai panificatori, ai produttori di oli dāoliva e liquori dāinfusi che ci hanno resi celebri nel mondo, agli artigiani che fanno del riuso e del riciclo, a tutti loro daremo āgratuitamenteā il marchio che contraddistinguerĆ il prodotto di qualitĆ garantito locale da quello dāimportazione, e vigileremo affinchĆ© sia e resti tale; abbiamo un tessuto artigiano-commerciale-produttivo da far invidia e invece di sostenerlo, lo tartassiamo.
Dobbiamo dare la possibilitĆ di aprire una bottega, usiamo il buon senso, diamo modo dāinvestire a Piano di Sorrento, non facciamo pagare le tasse locali per due anni, il tempo stimato dāavvio di una piccola impresa, togliamo le stupide e ridicole tasse sullāombra, una piccola tenda puĆ² dare anche riparo ai passanti in caso di pioggia, e le altre inutili gabelle. Mettiamo in condizione i giovani di fare impresa, piccola impresa, impresa di bottega, abbiamo il modo di reperire i fondi necessari, abbiamo il dovere di non farceli sfuggire.
I nostri capisaldi sono questi, uniti non alla promessa dāimbarchi per i marittimi, ma nel porre le condizioni affinchĆ© ci sia possibilitĆ per tutti e non solo per gli amici degli amici o per i āvotantiā, e piuttosto facciamo in modo che possano votare anche quando imbarcati, visto che ai marittimi non viene concesso questo diritto assoluto e democratico. La rete dei sindaci dei comuni marinari si deve formare, e se qualcuno non ne comprende lāutilitĆ significa che non ha contezza delle situazioni vessatorie poste in atto nei confronti della Gente di Mare.
Le precedenti amministrazioni hanno fatto quello che hanno voluto, non cāĆØ stato il controllo dei cittadini ed il fallimento Ć© sotto gli occhi di tutti. Eppure cāĆØ stato un segnale, parlo di Villa Fondi bene comune, non ne rivendichiamo la paternitĆ , assolutamente, ma ĆØ evidente che il ācomitarsiā funziona e auspichiamo ci siano comitati in ogni rione e che possano interloquire āpubblicamenteā con la nostra amministrazione.
Non ĆØ possibile accettare passivamente quello che ĆØ accaduto, e parlo della metanizzazione, opera anacronistica fatta senza chiedere il parere ai cittadini, della questione del cimitero e della solita tattica ponziopilatesca del responso del TAR, della costruzione del Marina e conseguente abbandono totale del borgo di Cassano, dei Parchi Petrulo, Villa Fondi, San Michele, dei campetti e del parco giochi di via delle Rose, della scuola elementare Amalfi, della repentina sostituzione a fine amministrazione delle strisce blu con le aree di sosta gratuite e potrei continuare con la vessazione dei parchimetri, con il mancato recepimento delle segnalazioni di pericolositĆ stradale, della mancata messa in opera delle centraline per il rilevamento della qualitĆ dellāaria, dellāassenza anche di un semplice delegato allāassemblea della rete dei sindaci per lāacqua pubblica, del mancato accoglimento dellāappello di Licenziamo Equitalia, dellāassenza totale di proposte e di posizione verso lāhub pompeiano: ma che amministrazione abbiamo avuto?
Noi faremo chiarezza, vogliamo andare in fondo a tutte queste situazioni poco trasparenti, per questo facciamo paura.
Se lo vorrete āci vediamo al Comune, sarĆ un piacereā.
* Candidato Sindaco M5S ā Piano di Sorrento