Piano di Sorrento come Barcellona l’idea di “Città attrattiva” di Vincenzo Iaccarino affascina
OME FAR RINASCERE PIANO DI SORRENTO “CITTA’ ATTRATTIVA” . Dobbiamo dire la verità il concetto di città che ha Vincenzo Iaccarino rispecchia quello di Positanonews, che poi lo possa realizzare o meno resta da vedere, ma sin dalla campagna elettorale di cinque anni fa, quando gli facemmo con lo storico fotoreporter dell' ANSA Massimo Capodanno una foto profetica all'ingresso del Municipio , è stato uno dei pochi che abbiamo apprezzato in maggioranza, tanto è vero che poi arrivò alla rottura, l'impegno nella scuola e nella sanità, l'idea di "città normale" e non "Piano futura" , che ha fatto la fine che ha fatto, e ora spulciando il programma ci ha colpito Piano di Sorrento "Città attrattiva", che è interessante leggersi integralmente : I prossimi cinque anni saranno importanti, anzi decisivi, per intraprendere la strada dello sviluppo nell’ottica di una modernizzazione in grado di armonizzare l’identità del Paese con le sue esigenze di crescita che devono essere appropriate e coerenti con le aspettative della Comunità socio-culturale ed economica locale. Per questa ragione il nostro progetto per Piano di Sorrento si snoda attraverso la realizzazione di alcuni interventi che consideriamo fondamentali e irrinunciabili per restituire vitalità e attrazione alla nostra Città prospettandole così un protagonismo nuovo nella realtà della Penisola Sorrentina anche sul piano di una dimensione turistica da implementare e promuovere in sinergia con il sistema produttivo e quello istituzionale del territorio peninsulare. Centrare questo obiettivo significa ridisegnare la fisionomia del Paese progettando un intervento di restyling generale che da un lato garantisca l’ordinaria e straordinaria manutenzione e dall’altro l’adeguamento funzionale dei centri nevralgici di Piano rispetto a questa nuova dimensione che si ambisce a conseguire nel breve-medio periodo. Un idea progetto per l’ambiente, la riqualificazione urbana , la vivibilità, il commercio e l’economia del paese. Possiamo definire questa idea col termine “Piano Città Attrattiva” col quale si sintetizza la strategia utile per centrare obbiettivi di grande valore e di grande portata nel medio termine. L’analisi del territorio, le condizioni della economia costituiscono la base di partenza dello studio e conseguentemente del progetto. La Città di Piano di Sorrento ed in particolare il suo centro urbano vivono condizioni di particolare degrado ambientale. La quasi totale assenza di spazi pubblici e spazi verdi attrezzati , il livello dell’inquinamento atmosferico dovuto alla intensità del traffico, la qualità dell’ambiente inquinato dalle autovetture e dal traffico pesante, la mancanza di parcheggi pubblici sono fattori che determinano una condizione di qualità ambientale scarsissima. L’assenza di parcheggi pubblici e di spazi di aggregazione riverbera direttamente sulla economia trainante del paese, da sempre costituita dal commercio e dal terziario rendendo del tutto vano qualsiasi sforzo per mantenere come accettabili il livello di interesse di Piano di Sorrento rispetto al commercio. Il disagio e l’assenza di spazi urbani di aggregazione determina un progressivo allontanamento dell’interesse dei cittadini dalla città e la fuga verso altri centri di interesse. 6.2 Si partirà dalla Piazza Cota, centro nevralgico del Paese, ma troppo trascurato nel corso degli anni al punto da non aver mai acquisito il proprio valore e quindi espresso le proprie potenzialità. Questa Piazza va quindi “ripensata” secondo una nuova dimensione più moderna e soprattutto più consona alla tipologia e all’ubicazione per trasformarla da un “luogo a socialità passiva” in una location attrattiva, dinamica e propulsiva della nuova immagine del Paese per le potenzialità che essa è in grado di esprimere sul piano sociale ed economico. Per questo si intende bandire un “concorso di idee” con l’obiettivo di valutare progetti che, interpretando la vision dell’Amministrazione, possano ridisegnare l’intera fisionomia della Piazza Cota per trasformarla in una realtà accogliente, da vivere H24 da parte dei Cittadini, dei Visitatori e Turisti coinvolgendo in tale impegno le Attività Produttive ivi ubicate e quelle che gravitano intorno ad essa affinché possano esprimersi, nel miglior modo possibile, sinergie pubblico-private in tal senso mai collaudate. 6.3 Fondamentale, anzi pregiudiziale al conseguimento di questo obiettivo diventa la realizzazione di un parcheggio di prossimità alla stessa Piazza in grado di soddisfare per ½ la domanda della sosta a rotazione e per l’altra ½ quella privata e dei residenti. Se si considera che a ridosso della Piazza c’è la Stazione della Circumvesuviana, si comprende la necessità di ripensare e ridisegnare anche la fisionomia di tale area affinché meglio si integri con la Piazza Cota, dislocando nell’area Circum un sistema di collegamento a navetta con la Villa Fondi, la Ripa e la Marina di Cassano dove dovrà essere finalmente risolto l’annoso problema del mal funzionamento o inattività dell’ascensore del mare. Ascensore che deve diventare operativo per garantire la copertura degli orari settimanali stagionali anche fino a tarda notte nei periodi estivi (Giugno-Settembre) e nel resto dell’anno soprattutto durante week-end lunghi (dal venerdì alla domenica) o in coincidenza di particolari festività e/o eventi. 6.4 In questo modo si intende rianimare il Borgo della Marina di Cassano venendo incontro alla generale domanda dei residenti e degli Operatori che con il porto e con le decine di attività produttive e ristorative sorte in loco rappresentano una location esclusiva dell’accoglienza turistica da svilupparsi attraverso un’adeguata politica di marketing turistico sostenuta anche da un’adeguata programmazione di eventi e di iniziative artistico-culturali da svolgersi a Villa Fondi. In questa ottica Piazza Cota con annesso centro storico e aree limitrofe vengono ad assumere una nuova dimensione urbana e civica per cui in questa prospettiva diventa strategico prevedere anche la dislocazione del Palazzo Municipale dalla sua attuale ubicazione per convertire l’immobile ad una destinazione e un uso più congeniale e coerente con la nuova identità e fisionomia della Piazza Cota. Sotto questo punto di vista occorre attuare il cambio di destinazione d’uso dell’immobile (peraltro previsto dall’attuale normativa urbanistica) e ciò costituisce una prospettiva molto significativa per completare questo progetto che trasforma tutta l’area compresa tra la Via Bagnulo, Piazza Cota e Via delle Rose-Marina di Cassano in un vero e proprio Distretto Commerciale Naturale e Turistico in grado di garantire allo stesso Municipio, e quindi alle casse pubbliche, una redditività aggiuntiva che destini risorse finanziarie sia agli interventi e alle attività sia alla riduzione dei tributi locali. In tale senso saranno valutate e attuate anche iniziative di implementazione dell’accoglienza nell’attuale Porto a Marina di Cassano per i Grandi Yacht e così rispondere in modo ancor più efficace alla domanda dell’utenza e alle aspettative degli Operatori locali. Questo progetto è destinato a trasformare un’area in una location esclusiva a forte attrazione turistica col risultato di riuscire a imprimere anche un forte impulso a tutte le attività commerciali, in particolare a quelle dei pubblici esercizi e della ristorazione, settori sui quali la nostra Amministrazione intende sviluppare un piano strategico di valorizzazione e di marketing per quanto concerne l’offerta di turismo eno-gastronomico attuando percorsi del gusto ed eventi gastronomici legati alla stagionalità e ispirati alla filosofia del Chilometro Zero attraverso un coinvolgimento dei produttori agricoli che rappresentano, anche nella loro residuità, un valore identitario prezioso e irrinunciabile per lo sviluppo di tutte le attività direttamente o indirettamente connesse alla “civiltà della tavola”. Con questo potenziando le positive esperienze realizzate con i “Mercati della Terra” e con l’Associazione Slow Food ed altre che perseguono le medesime finalità. Per affermare la peculiarità del settore enogastronomico locale, sul quale è intenzione dell’Amministrazione sviluppare un progetto specifico di concerto con gli Operatori e Addetti ai lavori, si intende promuovere l’organizzazione di un evento annuale dedicato alla gastronomia denominato “Piano a tavola”. 6.5 Passiamo dalla Piazza Cota alla Piazza e alla Via delle Rose, nella logica di volerle far acquisire una dimensione sempre più spiccatamente turistica, per cui è di fondamentale importanza nelle politiche di marketing turistico valorizzare la presenza del “Cinema-Teatro Delle Rose”. Oltre ad essere oggettivo elemento distintivo dell’offerta culturale e artistica locale, il Cinema rappresenta la testimonianza di un legame duraturo della Città di Piano di Sorrento con questo mondo cui sono legate la storia di famiglie (Acanfora, Maresca), di imprenditori e di gestori che nel corso di decenni, anche quelli più bui per il settore, hanno comunque consentito al Cinema di sopravvivere e di rigenerarsi in una nuova dimensione più confacente ai nuovi gusti del pubblico. In questo modo Piano di Sorrento è riuscito a conservare il proprio legame con questa storia antica (Cinema “Storia” e “Moderno” sul Corso Italia) alla quale sono legati ancora tanti ricordi, riuscendo a restare nel novero delle Città italiane dove è possibile “andare al cinema”. Pertanto nello sviluppo e nella promozione di nuove politiche artistico-culturali e di marketing turistico del nostro Comune, si dovrà necessariamente coinvolgere a pieno titolo l’attuale direzione del Cine-Teatro “Delle Rose” e quelle Associazioni, come per esempio l’Endas Cinema, che in questi anni hanno promosso importanti iniziative rivolte anche al mondo della scuola. Si intende istituire presso il Centro Culturale, una sezione dedicata al Cinema intitolata al “comm. Ermanno Acanfora” archiviandone, con l’autorizzazione della famiglia, la produzione filmica e istituire il Concorso nazionale di cinema amatoriale “Ermanno Acanfora” dedicato ai ragazzi e ai giovani che operano in questo settore con le nuove tecnologie per conservare questa storia e trasmetterla alle future generazioni oltre che realizzare un evento culturale di assoluta qualità. 6.6 Un altro intervento da considerarsi altrettanto strategico, come quello prospettato per la Piazza Cota, per i positivi effetti che è in grado di produrre, è la riqualificazione di Piazza Mercato. L’idea della riqualificazione e del rilancio delle attività economiche della Piazza della Repubblica è un obbiettivo che si sono date molte Amministrazioni, ma nessuno ha avuto mai l’intuito e la capacità di individuare il percorso amministrativo e i mezzi idonei per poterlo realizzare. Esiste un progetto già approvato e che non aspetta altro di essere ripreso ed opportunamente rilanciato attraverso una formula di project financing che prevede di convertire completamente la funzione del mercato all’ingrosso in un mercato al dettaglio di tre categorie merceologiche: frutta, carne e pesce. Un mercato al dettaglio di eccellenza dove gli operatori danno sfoggio delle più belle mercanzie creando un livello di attrazione tale anche da suscitare l’interesse del turismo marginale. Il modello è il mercato di S. JOSEPH ubicato sulla Rambla de Cataluna in Barcellona. E’ talmente attrattivo che sviluppa sia economia diretta che economia indotta per la bellezza e curiosità che suscita. Si tratta di un progetto senza alcun consumo di suolo che propone ampi spazi di parcheggio interrato e ampi spazi destinati al commercio ordinario. Una vera e propria catalizzazione di interesse nel pieno centro urbano della città e senza che questa avvenga con un minimo di impegno economico per il bilancio del Comune e in perfetta sintonia con le esigenze di riqualificazione e sostenibilità ambientale. Progetto a costo zero per la collettività. Si comprende come questi progetti siano funzionali a ridisegnare la fisionomia della Città e contemporaneamente a riscrivere anche le politiche della mobilità urbana per conseguire positivi effetti sul piano della viabilità e quindi del disinquinamento atmosferico (problema sempre più scottante in tutta la Penisola Sorrentina) attraverso la pedonalizzazione di tali aree del centro e del centro storico sperimentando forme di ZTL di concerto anche con gli Operatori Commerciali e valutando forme originali di distribuzione del traffico in entrata e in uscita dalla Penisola Sorrentina ridisegnando in punti strategici della Città rotatorie finalizzate a favorire i transiti attraverso le strade parallele a Corso Italia. Allo scopo di migliorare la qualità architettonica del centro urbano e delle periferie sarà istituita una struttura specificatamente impegnata per la gestione e la realizzazione degli interventi manutentivi e di decoro degli spazi urbani. Personale tecnico e personale operaio (a tempo determinato) verranno impiegati con specifici e minuscoli progetti finanziati con i fondi derivanti dalle sanzioni ambientali dei condoni edilizi. A tale scopo si intende immediatamente potenziare ed, eventualmente, esternalizzare l’attività istruttoria dei condoni edilizi in guisa da avere maggiori disponibilità di fondi da poter utilizzare nel risanamento e decoro ambientale. 6.7 Trasferiamoci quindi in Via delle Rose dove troviamo il Centro Culturale Comunale e la Biblioteca che probabilmente rappresentano l’ufficio-servizio comunale più apprezzato da parte di un’utenza cui l’Amministrazione ha l’obbligo di riservare una crescente attenzione: i giovani e in particolare gli studenti. Va indubbiamente riconosciuto a chi ha sovrinteso a questa struttura nel corso degli anni di averla trasformata in una location di assoluto valore le cui potenzialità sono straordinarie e quindi vanno ulteriormente implementate proprio per rispondere alla domanda che proviene dagli utenti che non sono solo soltanto cittadini di Piano di Sorrento, ma anche di altri Comuni della Penisola Sorrentina. Biblioteca e Centro Culturale devono trasformarsi in un POLO CULTURALE nel quale il Comune, ma anche i privati, devono investire per potenziare e qualificare l’offerta che serve un’utenza giovane e un’altra di tipo associativo che, se adeguatamente supportate, possono compiere anche uno sforzo diretto a trasformarlo in un moderno CENTRO STUDI autogestito per quanto concerne le attività artistico-culturali. In questa ottica e per tale prospettiva diventa essenziale il ruolo della Consulta Permanente della Cultura e il coinvolgimento attivo del mondo associativo locale. 6.8 Passando a Via delle Rose, che conduce alla Villa Fondi, alla Ripa e alla Marina di Cassano, non si può non rilevare che trattasi di un’area assolutamente strategica sul piano della sua valorizzazione in chiave turistica. La Via delle Rose, che dovrà essere anch’essa sottoposta a un indispensabile restyling di arredo urbano, va considerata una “strada da passeggiare”, location privilegiata soprattutto durante i fine settimana (Sabato e Domenica) e festivi quando dovrà abbandonare la funzione di strada per trasformarsi in un’area da vivere nella dimensione sostenibile sul piano ambientale e quindi a disposizione dei cittadini: in particolare famiglie con bambini e anziani. La strada potrà accogliere esposizioni e mercatini, trasformarsi in “teatro per artisti da strada” nel tratto compreso tra l’incrocio con Via Carlo Amalfi e quello con la Ripa di Cassano. Dovrà essere messo a punto uno specifico progetto per dar vita a una programmazione originale e attrattiva in grado di richiamare a Piano di Sorrento anche quel pubblico che cerca opportunità alternative alla scontata passeggiata a Sorrento. 6.9 Giungiamo così a Villa Fondi, gioiello di famiglia per decenni trascurato e lasciato al proprio infruttifero destino a dispetto di una esclusività a 360 gradi che ne fanno una struttura da utilizzare a pieno regime 365 giorni l’anno. Per questo Villa Fondi deve restare e resterà nell’esclusiva disponibilità municipale e della comunità dei cittadini trasformandosi in sede istituzionale del Comune che vi allocherà i principali Uffici istituendo un vero e proprio ufficio di direzione della Villa, del Centro congressi e del Parco da utilizzarsi in modo permanente per iniziative socio-culturali-artistiche, eventi, manifestazioni, matrimoni, etc… Anche avvalendosi, ai fini gestionali, dell’opera e/o dell’intervento di privati in maniera occasionale e/o permanente nelle dovute forme previste dalla legge e da un regolamento comunale di gestione e funzionamento della Villa. In tal senso il Complesso di Villa Fondi potrà e dovrà esprimere un protagonismo artistico-culturale proponendosi sul mercato turistico rispetto a un target da individuarsi secondo le moderne attività di marketing. In questo modo andranno anche opportunamente sollecitate, avvalendosi di professionalità qualificate, interventi di sponsorizzazioni da parte di qualificati brand che saranno sensibilizzati sull’interesse a sostenere e a promuovere le più significative attività e iniziative che si svolgeranno a Villa Fondi. 6.10 Da quanto si qui descritto la nostra Città deve complessivamente predisporsi e attrezzarsi per vivere questa nuova dimensione offrendo un’immagine di sé adeguata e nello stesso tempo attraente. In questo senso particolare attenzione sarà rivolta da parte dell’Amministrazione ai settori produttivi locali, in particolare le attività commerciali che da sempre costituiscono l’asse portante dell’economia locale. Di concerto con le rappresentanze associative di settore saranno individuate le linee strategiche per ridisegnare l’immagine della città attraverso un piano particolareggiato dell’arredo urbano funzionale a rispondere alle specifiche esigenze degli operatori in rapporto alla loro ubicazione e alla tipologia di attività. La ristrutturazione e l’ammodernamento della rete commerciale connessa alla realizzazione di tale piano particolareggiato saranno incentivate e sostenute dalla stessa Amministrazione prevedendosi una serie di consistenti agevolazioni tributarie di cui i beneficiari potranno avvalersi in un arco di tempo che sarà valutato caso per caso dall’Ufficio Tributi in rapporto alla spesa sostenuta. La convenienza per l’Ente è di carattere generale per gli effetti che tali interventi sono in grado di produrre sul piano dell’immagine del Paese e quindi della sua “spendibilità” quale attrattore turistico. Tali agevolazioni, cumulabili anche con altre forme di incentivi eventualmente previsti dallo Stato e dalla Regione, saranno disciplinate con un’apposita norma aggiuntiva da includersi nel Regolamento Comunale dei Tributi. Inoltre è intenzione dell’Amministrazione supportare l’azione delle imprese coinvolte anche attraverso il coinvolgimento degli Istituti di Credito e Confidi avviando un confronto e supportando la negoziazione tra le parti. 6.11 In questa ottica è assolutamente indispensabile supportare in modo strategico le politiche per lo sviluppo delle attività produttive locali. Sono anni, ormai, che gli Operatori invocano la pianificazione di un intervento per realizzare specifiche aree attrezzate (PIP) indispensabili a soddisfare esigenze oggettive di tante aziende del territorio che, diversamente, rischiano di dover dislocare i propri impianti produttivi o dismetterli, ipotesi entrambe con effetti molto gravi sull’economia locale, sull’occupazione, sull’identità stessa di Piano di Sorrento che fonda la propria storia sul commercio e sulle altre attività produttive. Per soddisfare tale legittima aspettativa si intende procedere a una seria rivalutazione della domanda di tali strutture da parte degli Operatori locali al fine di apprezzare la portata dell’intervento e quindi procedere, attraverso una verifica della sua fattibilità in relazione ai vigenti strumenti urbanistici, alla rivisitazione del progetto che non è oltre rinviabile rendendolo coerente sul piano delle aspettative e della sua fattibilità urbanistica nell’area appositamente individuata. Ciò in virtù della consapevolezza che diversamente non può esserci modernizzazione, ma nello stesso tempo che la stessa deve essere improntata alla compatibilità ambientale ma senza estremismi e pregiudiziali che rischiano di mortificare l’economia viva di Piano. 6.12 Il progetto di una “nuova Piano” passa quindi attraverso una rivitalizzazione di tutti i suoi Borghi che, come in parte già delineato, dovranno diventare espressioni di una storia delle comunità locali e svilupparsi in modo coerente e in qualche caso anche fantasioso per meglio esaltare le specifiche peculiarità. Il riferimento, oltre al Borgo di Marina di Cassano, è a quello di Trinità, Mortora-San Liborio e Petrulo, quest’ultimo in particolare bisognoso di una rivalutazione essendo stato relegato a un’impropria marginalità. Lo stesso dicasi per il Borgo dei Colli di San Pietro con Monte Vicalvano e l’antica Via dello Scaricatoio dove, congiuntamente a quello di Trinità, l’Amministrazione svilupperà un’azione che ne valorizzi l’identità agricolo-rurale-gastronomica e turistica sostenendo anche le politiche a sostegno della cosiddetta