Ravello ospedale Costa d’ Amalfi. Lanzieri “La reperibilità di un medico rianimatore c’è e resta operativa”

30 maggio 2016 | 00:00
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Ravello ospedale Costa d’ Amalfi. Lanzieri “La reperibilità di un medico rianimatore c’è e resta operativa”
Ravello ospedale Costa d’ Amalfi. Lanzieri “La reperibilità di un medico rianimatore c’è e resta operativa”
Ravello ospedale Costa d’ Amalfi. Lanzieri “La reperibilità di un medico rianimatore c’è e resta operativa”

Ravello, Costiera amalfitana. Era un falso allarme quello della soppressione del medico rianimatore e ad assicurarci è Franco Lanzieri colui che ha lavorato più di tutti per salvare l'ospedale, alla fine il Ruggi si è accorto dell'errore clamoroso e ci ha ripensato, ma è davvero uno stillicidio , fra Salerno e Napoli , con la Regione Campania, a cui ha messo fine con tempestività proprio Lanzieri  “La reperibilità notturna di un medico rianimatore presso l’ospedale di Ravello c’è e resta operativa”. L’annuncio è di Franco Lanzieri, medico, consigliere comunale a Ravello, grande protagonista della tutela del diritto alla sanità in costiera amalfitana, e candidato nella lista Insieme per Ravello alle prossime elezioni amministrative. “Il provvedimento è il risultato di un lavoro quotidiano, che da anni portiamo avanti in intesa con la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, da sempre uniti nel comune obiettivo di salvaguardare la salute di cittadini e visitatori – spiega Lanzieri – Abbiamo chiesto alla direzione sanitaria dell'Azienda Ospedaliera e Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno di rivedere la decisione, ventilata nelle scorse ore, di revocare la sospensione della reperibilità di un secondo medico rianimatore, utile per non lasciare il presidio sguarnito, in caso trasporto di un ammalato intubato ad altro ospedale da parte del rianimatore operante al Costa d'Amalfi”. “Dopo avere scongiurato il pericolo che il Costa d’Amalfi venisse soppresso – conclude Lanzieri – privando un territorio così vasto e difficile dal punto di vista dei collegamenti e della logistica dell’unico presidio sanitario disponibile, questo episodio conferma l’attenzione quotidiana che dura da anni. Da pochi giorni, inoltre, abbiamo ottenuto la qualifica di ospedale, in deroga al piano regionale 2016. Intanto, la guardia deve essere sempre alta, e noi continueremo a batterci per difendere il nostro ospedale da ogni tentativo di ridimensionamento”.