Roma Movimento Cinque stelle . Virginia Raggi “Vogliamo i segreti dei partiti che hanno fatto Mafia capitale”
Spinelli talvolta, multe sempre. I principali aspiranti alla carica di sindaco di Roma si sono confrontati indirettamente su alcuni loro piccoli segreti. E se quasi tutti ammettono di aver preso delle contravvenzioni in macchina o in scooter, Roberto Giachetti «confessa» una denuncia per istigazione a disobbedire per una protesta contro la centrale nucleare a Borgo Sabotino. Virginia Raggi (nella foto) invece va al contrattacco: «Nessuno scheletro nell'armadio, al massimo segreti culinari, ma sarebbe interessante conoscere i segreti degli altri partiti che hanno fatto affari con Mafia Capitale». I protagonisti della corsa al Campidoglio ospiti della trasmissione Matrix su Canale 5 per una batteria di interviste individuali. Si parte con gli spinelli. «Non ne ho mai fumato uno per anticonformismo. Lo facevano tutti. Non mi piacciono le droghe», assicura Giorgia Meloni, mentre Giachetti replica alla domanda sorridendo: «Tanto la risposta si sa già», sottolineando che «le droghe leggere devono essere legalizzate. Il proibizionismo non funziona». «Sì, ho provato quando ero giovane. E non mi è piaciuto» ammette la candidata M5s Raggi. La posizione di Alfio Marchini sulle droghe è chiara: contrario. Già nei giorni scorsi aveva fatto discutere la sua dichiarazione «Mio figlio si è ripreso dal coma perché non si faceva le canne». Poi argomento multe. Nessuno degli sfidanti è stato risparmiato dai vigili: c'è chi come il candidato del Pd è stato beccato sulla preferenziale di via del Corso in sella al suo scooter e chi come l'avvocatessa pentastellata ha preso delle multe perché il pass della Ztl era scaduto. La leader di Fdi, invece, scherza: «Ne ho prese svariate. Penso di essere la maggior contribuente del Comune».