Sabino Russo Il Mattino Pronto soccorso del Ruggi di nuovo scenario di episodi di violenza. L'ennesimo caso, l'altra sera, quando ad avere la peggio è stata una dottoressa del reparto, raggiunta al volto dal monitor di un computer, lanciato da una paziente psichiatrica dopo il rifiuto da parte del medico a somministrargli i medicinali richiesti. L'avvenuto, come era inevitabile, ha finito col riportare al centro dell'attenzione il problema sicurezza presso il presidio di via San Leonardo. Questo, infatti, è solo l'ultimo di una serie di episodi verificatisi nel giro di pochi mesi. L'ultimo nella prima decade di aprile. A farne le spese, in quell'occasione, furono due medici e una infermiera. A scatenare il caos, l'altra sera, due pazienti con problemi psichici, tra l'altro già noti agli operatori del reparto, recatisi in pronto soccorso con l'intento di ricevere una barella per trascorrere la notte, perché avevano perso il pullman, e la somministrazione di alcuni medicinali, senza passare per il triage. La donna, al rifiuto dei sanitari, è andata in escandescenza, lanciando il monitor del computer in faccia alla dottoressa, procurandole una ferita al labbro superiore. Dopo l'aggressione i due hanno cercato di dileguarsi all'interno del presidio ospedaliero, ma sono stati intercettati dalle guardie giurate e bloccati dagli agenti di polizia.L'episodio ha riacceso l'attenzione sulla questione sicurezza. Non è la prima volta, come ricordato in precedenza, che casi simili si registrano presso il reparto d'emergenza. L'ultima volta, appena un mese fa, quando a pagarne le conseguenze furono 2 medici e una infermiera, aggrediti da un venticinquenne salernitano, giunto anch'egli in ospedale per avere farmaci e prestazioni non dovute. Il giovane, dopo l'aggressione, si barricò all'interno di una stanza, causando anche la temporanea sospensione dell'attività lavorativa. Il ragazzo, tra l'altro, come i due dell'altra sera, non era neanche la prima volta che si rendeva protagonista di episodi di violenza in pronto soccorso. Già un'altra volta aveva aggredito un medico con un paletto di ferro trovato nel parcheggio. Precedentemente, però, ancora altri 2 episodi. Prima una infermiera aggredita al collo da una signora che pretendeva di passare avanti agli altri pazienti in attesa di essere visitati e poi un pregiudicato trentaseienne di Pontecagnano, che dopo aver raccolto un pezzo di vetro di una bottiglia rotta minacciò di tagliarsi la gola.