SALERNO. In prima fila, protetto da un lato dall’affetto di suo padre, arrivato a Salerno dalla Romania per stare vicino al figlio rimasto vedovo, dall’altro dal suo avvocato, Giovanni Alfinito. Mihai Szekeres, chiamato Dani, 34 anni, ieri sera ha preso parte alla celebrazione eucaristica organizzata nella cripta del duomo per volontà dell’arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, in memoria delle prostitute trovate morte nel medesimo terreno della zona industriale a quattro mesi di distanza l’una dall’altra, la seconda delle quali era sua moglie. Quando sull’altare viene fatto il nome della sua Mariana Tudor, ricordata dal vescovo insieme a Alina Roxana Ripa, la prima lucciola trovata morta lo scorso 31 dicembre, non riesce a trattanere le lacrime e il padre, premuroso e segnato nel volto dall’età e dal dispiacere, gli porge un fazzoletto di carta.