Sorrento multe per il suolo pubblico a Marina Grande dopo la rissa , per inquinamento a Marina Piccola

27 maggio 2016 | 00:00
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Sorrento multe per il suolo pubblico a Marina Grande dopo la rissa , per inquinamento a Marina Piccola

Sorrento multe per il suolo pubblico a Marina Grande dopo la rissa , per inquinamento a Marina Piccola   Dopo la rissa per il mancato  rispetto dei confini delle autorizzazioni per occupare gli spazi sull’arenileconleimbarcazioniutilizzate perle escursioni che ha portato tre persone di 63, 43 e 32 anni inospedaleconcontusionivarie. La Guardia Costiera ha sanzionato sette persone  con multe da mille euro in su barcaioli, pescatori, titolari di pubblici esercizi , con sedie e arredi fuori dagli spazi pubblici, e venditori ambulanti di bibiteche stazionavano sulmolo.  Gli uomini de elcomandante Enrico Staiano, coordinati dal capitano di fregata Guglielmo CassonedellaCapitaneriadiPortodiCastellammaredi Stabia, li hanno sanzionati perchè stazionavano tutta la giornata e non ambulavano ogni ora come avrebbero dovuto fare

A Marina Piccola sanzioni per l'inquinnamento grazie alla fluoresceina: è grazie a questo colorante, come scrive Siniscalchi su Il Mattino  chela task-force comunale ha individuato i proprietari di quattro abitazioni delcentroicuirefluivenivanoabusivamenteconvogliatinellafogna bianca pubblica. A questi si aggiunge il titolare di un’officina che, attraverso un allaccio improprio, sversava i liquami nel rivolo Neffola. La svolta nei controlli sugli scarichi-killerèarrivatanellostessogiorno in cui l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpac) haconfermatochelospecchiod’acquadiMarinaPiccolanonèbalneabile: un dato che rende sempre più concreta l’ipotesi del divieto di balneazione nello specchio d’acqua compreso tramoloeVillaPompeiana. Sotto la lente d’ingrandimento di tecnici comunali, personale dell’AsleoperaidellaGorisonofinite abitazioni e attività commerciali del centro. In particolare della prima Traversa Capo, dove il primo a essere beccato è stato il titolare di un’officinameccanica. La task-force ha accertato che i liquami prodotti da questo esercizio venivano smistati nella fogna biancapubblicae da qui sfociavano nelrivoloNeffola.Eccoperchéilsindaco Giuseppe Cuomo ha ordinato al 49enne titolare dell’officina diinterrompereimmediatamenteloscarico abusivo e di avviare i lavori necessari per fare in modo che i reflui venganoconvogliati nellafogna nera così come prevede la legge. Nel mirino della task-force comunale sonofinite anche quattro abitazioni private, sempre nella prima TraversaCapo:inquesticasigliscarichidomestici venivanofatti confluire nella fogna bianca pubblica. E così il sindacoCuomohaimpostol’immediatainterruzione degli sversamenti irregolari e l’adeguamento degli impianti a dieci tra proprietari e inquilinidelle caseispezionate. Nelfrattempo,l’Arpac ha diffuso irisultatidellecontroanalisieffettuate lunedì scorso sul mare di Marina Piccola. Cinque i test effettuati sugli altrettanti campioni d’acqua prelevati dagli esperti dell’Agenzia regionale tra le 13.35 e le 14 dello scorso 23maggio. In due casi le analisi microbiologiche hanno rivelato livelli di enterococchi intestinali e di escherichia coli ben oltre la norma. Nei restanti tre casi, invece, i dati si sonorivelatiall’internodeiparametridilegge. Si tratta,evidentemente, dell’ennesimo risultato «in chiaroscuro»che allungasuMarinaPiccola lo spettro del secondo divieto di balneazione dopo quello di agosto 2015. Nelle prossime ore,infatti, sarà il sindaco Cuomo a decidere se vietare o meno i tuffi nel tratto di spiaggia compreso tra la radice del moloela VillaPompeiana. Peri titolarideglistabilimentibalneari, che hanno riaperto al pubblico soltanto da pochi giorni a causa dell’inchiesta giudiziaria su abusi edilizi e concessioni demaniali, sarebbeun’autenticacatastrofe.Semprenelleprossimeoreilsindacopotrebbe revocare il divieto di balneazioneperMarinaGrande,cheilRapporto europeo sui siti balneabili inseriscenellalistaneradelle22spiagge campane con acque inquinate. Le analisi effettuate dall’Arpac hanno escluso pericoli per la salute dei bagnanti che, a breve, potrebbero tornare ad affollareilborgomarinaro.