Gli auguri di buon compleanno alla professoressa Emma Iacono li facciamo così! con una intervista recentemente concessa all'inviata di Positanonews e con un racconto di Ciro Ferrigno.
EMMA IACONO
Ricordo chiaramente quando passava in bicicletta con la paglietta in testa, un vestito svolazzante e la signorilità del suo incedere. La ricordo quando alla Marina di Cassano saliva sulla barca e, remando, si allontanava per andare a fare il bagno in mare aperto per poi lasciarsi bruciare dal sole cocente.
Il tempo, che è passato impietoso, nulla ha tolto al fascino ed al carisma della signorina Emma Iacono; è stata sempre capace di conformare il suo stile ai valori che il tempo non altera: la conoscenza, la cultura, il viaggiare incessantemente, l’amore per la musica classica, per la famiglia, per il paese, per la gioventù, per la natura e il paesaggio. Valori che, semmai, ne hanno accresciuto sempre di più il fascino ed hanno reso la sua personalità radiosa, costante punto di riferimento per tutti noi carottesi e non solo.
Laureata in Lettere, educatrice amata e rispettata in tutte le scuole, è ricordata con affetto ed amore da tutti gli ex alunni. Da sempre instancabile viaggiatrice, è membro dell’Associazione Nazionale Geografi, donna d’Europa e cittadina del mondo. È sempre pronta a preparare chili e chili di amarene per tutta la famiglia, marmellate, parmigiane di melanzane e dolci. All’occorrenza usa la zappa, toglie le erbe infestanti, coglie la frutta, veste da contadina, per essere poi elegantissima ed in prima fila al San Carlo di Napoli, al festival dei Due Mondi di Spoleto, alla Scala di Milano, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona. Mi raccontava che una volta, dovendo andare da sola al San Carlo, dove lo spettacolo sarebbe finito molto tardi, indossò un cappotto vecchio e sdrucito sull’abito elegante, senza la borsa, per camminare poi tranquilla e indisturbata, di notte, in città!
Ho modo di frequentare la prof. Emma da anni, principalmente in viaggio e di tanto in tanto la sento pronunziare delle frasi che mi restano dentro: “Farei a meno di dormire, la notte, per vivere la vita più intensamente” o “Dobbiamo fare sempre progetti belli per il futuro, perché i progetti allungano la vita” o ancora: “I miei parenti, i miei nipoti, quando tornano da me, devono trovarmi, devono trovare sempre la porta aperta”.
Incline al dialogo, al confronto, alla discussione costruttiva, mente aperta rispettosa dell’altrui pensiero, la Prof. Iacono, rampolla di una famiglia della ricca borghesia locale, è in possesso dell’Elisir di lunga vita, e conserva la capacità di accettare il nuovo e di vedere nella gioventù, con serenità e distacco, tutta la positività di un’energia che cresce, matura e tende al bene. Chiaramente, ognuno di noi vede negli altri sempre quello che vuole vedere e tiene dentro. Siamo alla storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ella vede negli altri solo il bene, perché lei stessa è incline sempre e comunque al bene ed all’amore.
Facciamoci contagiare, rubiamole una sola goccia di quell’Elisir e vivremo meglio!
Il racconto del lunedì di Ciro Ferrigno