Vico Equense: Maurizio Cinque protagonista autorevole della marcia eco-culturale ai Camaldoli
Ieri pomeriggio ha avuto luogo la passeggiata ecologico-culturale promossa dall'Associazione Parola all’Eremo e dalla comunità collinare vicana. Partenza alle pendici della collina dei Camaldoli in Arola, dove si sono radunati, oltre ai residenti ed ai membri dell'associazione, anche un gruppo di turisti provenienti da Bologna ed in vacanza a Sorrento, che avevano appreso della passeggiata eco-culturale proprio dal giornale sul quale scriviamo. Erano presenti, inoltre, rappresentanti del mondo della scuola (Prof Antonio Volte e colleghi) e rappresentanti dell'amministrazione cittadina; tra questi il Dott. Maurizio Cinque che, con lo stile sobrio e cordiale che lo contraddistingue, ha ascoltato molti degli intervenuti e dialogato con loro lungo il percorso circa le bellezze e le criticità della collina dei Camaldoli di Vico. Il tema dell'evento Camaldoli Bene Comune è stato accolto con molto favore da Maurizio Cinque, da sempre sensibile al mondo dell'associazionismo culturale ed ai temi della tutela dell'ambiente e della promozione e divulgazione culturale. Nella relazione di presentazione del libro sulla fondazione eremitica Camaldolese il presidente dell'Associazione Giovanni Ponti ha ricordato proprio le parole riferite da Maurizio Cinque in uno dei suoi interventi dei giorni scorsi ad Arola, quando ricordava che anche un momento di intenso dibattito politico come quello in corso può essere l'occasione per crescere dal punto di vista anche emotivo, oltre che sociale e culturale. È molte sono state ieri le emozioni suscitate dalla bellezza del panorama, dal silenzio dei luoghi e dalla storia seicentesca dell'ex -eremo Camaldolese Coronese vicano. Al termine della presentazione del libro si è parlato dei progetti possibili per la messa in sicurezza e per la riduzione dell'impatto paesaggistico relativi all'eco-mostro costituito dalla centrale elettrica, che svetta prepotente proprio alle pendici dei Camaldoli, così come della necessità di creare un coordinamento delle associazioni culturali vicane per progetti comuni in sinergia con l'amministrazione cittadina per la gestione di spazi demaniali da destinare a mostre artistiche permanenti e a percorsi di crescita sociale, culturale e politica.
(Utente dal Web)