Un asterisco per Marinella Tortora conquistata da Positano.

2 giugno 2016 | 00:00
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Un asterisco per Marinella Tortora conquistata da Positano.
Un asterisco per Marinella Tortora conquistata da Positano.
Un asterisco per Marinella Tortora conquistata da Positano.

Articolo di Maurizio Vitiello – Marinella Tortora e le località amene della Campania, tra cui Positano.

Marinella Tortora, a maggio 2016, ha esposto suoi recenti lavori al Complesso di San Domenico Maggiore, location, indubbiamente, di livello, che permette nella particolare “Sala del Capitolo” di ospitare incontri e concerti; di rilievo, nell’ultimo scorcio, sono stati gli appuntamenti culturali di Pippo Brandi e gli appuntamenti musicali dei vocalist de “I Vandalia”.
L’artista ha impostato la redazione delle sue opere con impasti cromatici raggianti per favorire, al massimo, l’assunzione icastica delle scene votate ad accogliere scorci delle nostre marine campane.
Nella discrezionalità di una pittura, volutamente determinata e mitigata da colori edulcorati, si legge e si ricava la tendenziale idea di misurare lo spazio con leggere pluridimensioni cromatiche.
Marinella Tortora non ricorre a iperboliche iconografie multimediali, ma estrapola da estratti visivi vitali possibilità variabili per inquadrare motivi chiari; insomma, cerca di dare sostanza alle attese estive e ripropone certezze acute di respiri e di aperture.
Il suo intendimento indugia su coste, rilievi, paesaggi degradanti sul mare, mentre un sentimento di riappropriazione la spinge a “leggere”  la “geografia umana” dell’ambiente.
Il “focus” della sua azione pittorica prende spunto da vene intimistiche, che esplicita, con un codice linguistico variegato, in cui segmenti e cromie consolidano visioni delle riviere campane.
Le sue opere, alimentate da cromatismi leggeri, palpitano equilibri di umori e sfere di sentimenti.
La volontà dell’artista s’aggancia a leggere influenze cromatiche, suggerite da gesti precisi, per evidenziare un calibrato ventaglio di strutture declinate ad accogliere una scala calamitata di colori, regolata da reticoli di segmenti, che vibrano in una ricerca di assoluti assolati.
I segni dichiarano propositi e ci riassumono l’uomo.
Il suo itinerario pittorico, sostanziato da suggestioni isolane e/o carature continentali, è cadenzato da visioni purificate, d’intento metafisico, nelle quali si percepiscono ombre danzanti e presenze cangianti.

Maurizio Vitiello