Adriano Galliani ospite ieri sera a Tiki-Taka – Milan forte

25 ottobre 2016 | 00:00
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Adriano Galliani ospite ieri sera a Tiki-Taka – Milan forte

Adriano Galliani è stato ospite ieri sera a Tiki-Taka dove ha parlato del momento d’oro del Milan. «L’idea del Milan giovane e italiano risale a qualche anno fa quando abbiamo capito che i fatturati dei top club europei erano tali che non si poteva competere con loro se non seguendo questa linea – ha spiegato – Il secondo posto a due punti dalla Juventus? Più che aspettarmelo, ci speravo. L’anno scorso continuavo a dire che la nostra “rosa” era superiore alla classifica che avevamo e quindi ci speravo. Però francamente non immaginavo una posizione di classifica così importante». 

LOCATELLI. Sul nuovo baby-boom rossonero Galliani non ha dubbi. «La prima cosa che mi è venuta in mente è stata una similitudine con Rivera che nel 1961 segnò un gol alla Juve a 18 anni così come Locatelli – ha ricordato l’ad – Poi Rivera da quel momento è diventato un campione… Locatelli deve ancora fare tutto. Non dico che Manuel è come Rivera che ha giocato nel Milan fino al 1979 e ha vinto lo Scudetto della Stella. Auguro a Locatelli di ripercorrere quella carriera». Di chi è il merito della crescita esponenziale di Locatelli? «Io sono un appassionato pazzo e verifico tutto quello che succede. Dopo ogni partita analizzo gli indici di efficienza tecnica, fisica e motivazionale tramite un software di Milan Lab. La media quando fai bene è intorno a 90 su 100. Quando Locatelli ha iniziato l’indice di efficienza fisica era 70. Grazie al lavoro straordinario di Milan Lab, di Daniele Tognaccini e dei preparatori atletici adesso il ragazzo ha un indice di 91-92, cioè quello di un giocatore di Serie A. Ha il fisico resistente in grado di giocare nel campionato. Bisogna ricordare sempre tutti questi dati. Noi adesso abbiamo un progetto che si chiama “Milan Gold” che riguarda i giocatori di maggior talento del settore giovanile: un programma che ha lo scopo di farli crescere psicologicamente, fisicamente e livello delle motivazioni. Come sempre, nulla succede per caso». 

DONNARUMMA. Ma Donnarumma può essere l’erede di Buffon non solo in Nazionale ma anche nella Juventus? «Non scherziamo, Donnarunma è un giocatore del Milan e io mi auguro e sono convinto che sarà un giocatore del Milan ancora per molti anni – ha detto Galliani – Credo che sarà l’erede di Buffon in Nazionale anche se Buffon è ancora un grandissimo portiere. Ha un contratto con la Juve fino al 2018, sta facendo benissimo. La prima partita tra l’altro la giocò contro il Milan (Parma-Milan 0-0, 19 novembre 1995; ndr) e, come per Donnarumma, si capì che era un predestinato. Auguro a Donnarumma di continuare come adesso». 

Fonte.corrieredellosport