Champions,La delusione di Mertens

20 ottobre 2016 | 00:00
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Champions,La delusione di Mertens
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Champions,La delusione di Mertens


Ci ha provato in ogni modo possibile e immaginabile: con ardore, sacrificio, genio. E se in una notte del genere è possibile scovare una piccola lama di luce nel buio pesto, beh, il merito è solo ed esclusivamente il suo. Del signor Dries Mertens: un gol e due rigori conquistati da falso nueve, cosa quasi paradossale o addirittura ironicamente crudele, considerando tutte le questioni d'attacco generate dall'infortunio di Milik. Il fatto, però, è che i guai del Napoli in questo frangente sono legati soprattutto ad altro. Magari anche ad altre brutte (o false) copie di un bel po' di giocatori ammirati fino a poco tempo fa. «Per me è soltanto sfortuna. Ma dobbiamo reagire». 



IL MOTIVO. E allora, la jella secondo Dries. «La causa è questa: abbiamo perso per sfortuna. Siamo stati davvero sfortunati». Secco: da grande uomo spogliatoio, senza dire una parola in più e neanche in meno. Nonostante la tristezza imperante che a fine partita avvolge il San Paolo dal campo agli spalti: piange Insigne al novantesimo, a dirotto, e chissà quanti altri compagni lo avranno fatto dentro. Soffocando le emozioni. Il momento è davvero difficile: mai nell'era Sarri erano state infilate tre sconfitte consecutive e mai, nell'ultimo periodo, s'erano contati tanti errori individuali e di reparto. «Io dico altro: è davvero brutto perdere così, abbiamo dato tutto». Ma evidentemente non è bastato. Ancora una volta.  

ESPERIMENTO RIUSCITO. E' accaduta di nuovo, a dire il vero, anche un'altra cosa: Mertens il migliore del Napoli. Probabilmente il migliore in campo, se non fosse che Aboubakar ne ha fatti due, pesantissimi e decisivi. Degli azzurri, però, il principe incontrastato è lui: Dries. Mertens il falso nueve: esperimento più che riuscito, se valutato sotto il profilo dell'attaccante belga, autore di un gol, tante giocate brillanti e poi bravissimo a procurarsi entrambi i rigori concessi nel secondo tempo. Tutto sommato è l'uomo che ha retto il peso del Napoli e le speranze del Napoli nella brutta notte di Champions. 

"NESSUN PROBLEMA". Nottataccia, si, sotto ogni punto di vista. Classifica e qualificazione comprese. Eppure Mertens non si rassegna all'idea di una squadra con qualche problema di troppo: «Ripeto: abbiamo lasciato tutto sul campo e per questo è brutto perdere così. Io credo che non abbiamo né un problema fisico né un problema di testa, corriamo sempre più dell'avversario». Eppure, sin dalla vigilia della sosta a Bergamo con l'Atalanta, gli azzurri hanno collezionato soltanto sconfitte. In campionato e in Champions: «Beh, ma anche con la Roma abbiamo corso molto».  

MILIK E I GOL. Le pecche, soprattutto difensive, però non mancano. E anche in attacco, eccezion fatta per la sua prestazione, l'impressione che manchi qualcosa in termini di concretezza è netta. Soprattutto da quando s'è infortunato Milik: «Non è neanche questo. Non è l'assenza di Arek che pesa: abbiamo creato tante occasioni. Loro, invece, hanno avuto tre palloni in area e hanno fatto tre gol. Che dire: che sfortuna». Concetto chiarissimo, poco altro da aggiungere. Se non la necessità di rimettersi a fare immediatamente il Napoli sin da domenica con il Crotone: «Si, ora dobbiamo rialzare la testa. E tenerla alta». 

fonte:corrieredellosport