Chiriches: sognavo il gol che dedico al mio bebè

27 ottobre 2016 | 00:00
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Chiriches: sognavo il gol che dedico al mio bebè

Chiriches, difensore per tutte le stagioni: «Dedico il gol al mio bebè»

Il romeno in campo al posto di Maksimovic sigla la rete della sicurezza su calcio d’angolo in un momento di sofferenza 

Il terzo gol con la maglia azzurra (con tanto di dedica al bebè in arrivo), il primo della stagione nata male con l'infortunio subìto in Nazionale e oltre un mese di stop. È una bella serata per Vlad Chiriches, il difensore buono per tutte le occasioni, che Sarri ha gettato nella mischia per far rifiatare Maksimovic. Aspettando Albiol (ancora non si conoscono i tempi del completo recupero dello spagnolo), ecco dunque Vlad, mettere prima i brividi ai pochi intimi del San Paolo e poi scioglierli nella prodezza finale. «Era importante vincere, volevamo la seconda vittoria consecutiva dopo Crotone. È sempre così quando ci sono turni infrasettimanali, si fa fatica, però vedo la classifica e dico che non siamo messi tanto male». Ritmo basso, non proprio il miglior Napoli nel primo tempo, sembrava mettersi tutto in discesa dopo il tap-in di Mertens. Paradossalmente, proprio nel momento migliore ecco il solito black-out. Ci stava per scappare l'autorete. «Non so come sia carambolata quella palla, sembrava un passaggio più che un tiro, purtroppo le deviazioni dei difensori sono sempre improvvise e spesso impossibili da annullare. Questa volta ci ha pensato la traversa, è andata bene». C'è qualcosa che non è piaciuta in quella fase del match e il difensore romeno non ha difficoltà a sottolinearlo. «Ci siamo fermati. Una cosa inspiegabile, non so nemmeno se sia uno stop di natura fisica o mentale. Noi siamo abituati a giocare il nostro calcio su livelli elevati, se invece rallentiamo la manovra diventa imprevedibile. Ci siamo fermati dopo il vantaggio di Dries ed è stato corso qualche rischio di troppo». Lo dice Vlad ma la sensazione era già emersa da qualche settimana. «Siamo stanchi ammette Chiriches non è facile scendere in campo ogni tre giorni e reggere i novanta minuti. Il discorso vale per tutti, è ovvio, le pressioni campionato-Champions vi assicuro che sono eccessive. Stiamo cercando di fare il massimo in entrambe le competizioni, ci può stare che le prestazioni non siano sempre esaltanti. Magari in altri tempi avremmo fatto meglio, sia a Crotone che contro l'Empoli, però ripeto: nella nostra testa avevamo messo i sei punti, sono arrivati e ora guardiamo soltanto a quello che ci sarà dopo». Il dopo è la Juventus da affrontare in casa sua e il difensore lancia l'allarme. Come arrivano gli azzurri alla sfida più importante dell'anno? I segnali non incoraggiano granchè: «Premessa: il Napoli va in campo per vincere ogni partita e così proveremo a fare sabato. I buoni propositi non mancano, per fare risultato in casa dei bianconeri ci vorrà una prestazione super. Anzi la migliore in assoluto se vogliamo portare via punti e migliorare una classifica che non mi dispiace per niente. Speriamo di smaltire un po' di stanchezza». La sua prodezza ha rispedito a casa il volenteroso Empoli. Aveva tutta l'aria di uno schema studiato in allenamento. «Durante la settimana proviamo soluzioni del genere sui calci piazzati, speravo che la palla piovesse dalle mie parti e l'ho spinta dentro».

fonte:ilmattino