Da Branescu a Leali, tutti in prestito all’estero sognando la Juve
Ci sono cinquanta bianconeri lontani da Vinovo, calciatori di proprietà della Juventus girati in prestito ad altre società: giovani mandati a maturare o tesserati estranei ai piani in cerca di strade nuove, campioncini che aspirano al ritorno e mestieranti destinati ad altri lidi, gioielli della cantera da promuovere o da collocare sul mercato per autofinanziarsi. Età diverse, realtà diverse: dai neomaggiorenni che scalpitano, aggrappati al sogno torinese, al ventisettenne Cristian Pasquato, che gioca in Russia nel Krylja Sovetov Samara, senza più troppe speranze di conquistare la prima squadra: «Non smetti mai di pensarci – ha confidato di recente -, ma con il passare del tempo le prospettive cambiano. Appartenere alla Juventus è già un onore e io ringrazierò sempre la società di quanto ha fatto per me in questi anni. Le grandissime ambizioni, l’obbligo di vincere, non ha aiutato certamente né me né altri giovani, però se non sono lì probabilmente non lo meritavo».
ALTRI LIDI. La Russia è solo uno dei Paesi del pianeta Juve: il club bianconero ha spedito suoi ragazzi anche in Belgio, Francia, Grecia, Norvegia, Olanda, Romania, Spagna e Svizzera. Il portiere Nicola Leali, in orbita bianconera dal 2012, quando giovanisismo si mise in luce nel Brescia, ha scelto l’Olympiacos: in campionato fa panchina, chiuso da Stefanos Kapino, ma in Europa Legue la porta è sua e si tratta di un’esperienza assolutamente formativa, che in Italia non avrebbe potuto vivere. All’estero, tra i portieri di scuola Juve, anche Laurentiu Branescu, tornato in Romania alla Dinamo Bucarest dove ha conquistato il posto da titolare, e Alberto Brignoli passato al Leganes, dove fatica però a trovare spazio. E in Italia, tanti numeri uno con cartellino bianconero: da Timothy Nocchi a Carlo Pinsoglio, da Francesco Anacoura ad Alberto Gallinetta.
DIAMANTE. In serie A, il diamante è Paul Lirola, 19 anni, esterno destro spagnolo che la Juventus ha rilevato nel 2014 dall’Espanyol, strappandolo a Barcellona e City, e che adesso ha girato a titolo temporaneo per due anni al Sassuolo, in modo da garantirgli una continuità d’impiego impensabile a Torino. Il tecnico Eusebio Di Francesco sa come valorizzarlo, il dopo Dani Alves sembra scritto. Ha lasciato la serie A, invece, Luca Marrone, adesso allo Zulte Waregem in Belgio: «Volevo un’esperienza all’estero, e ho trovato una realtà ideale per crescere. La Juventus ha fatto le sue scelte e io le rispetto».
TOP PLAYER. Ci sono anche calciatori non di proprietà su cui la Juventus ha una corsia preferenziale – Stefano Sensi del Sassuolo, Matheus Pereyra dell’Empoli – e prestiti di prestigio, diversi, che coinvolgono top player: Kingsley Coman al Bayern Monaco e Simone Zaza al West Ham, sui cui riscatti, fino a poche settimane fa scontati, si allunga adesso qualche ombra. E c’è, infine, chi non fa parte della rosa però nemmeno è in prestito: Paolo De Ceglie, rientrato dall’Olympique Marsiglia, estraneo ai piani e tuttavia rimasto alla Juve al gong del mercato estivo: nei giorni scorsi, ha disputato un’amichevole con la Primavera.
fonte:corrieredellosport