Una Juve al Cuadrado. Lo snodo della stagione bianconera è già di quelli che possono indirizzare il futuro, in campionato e in Champions League. L'antipasto è, domani, la Sampdoria, prima del doppio piatto forte rappresentato dall'incrocio scudetto con il Napoli e dal «ritorno» con il Lione, prima dell'ultimo impegno in casa del Chievo prima della sosta per le Nazionali. Un ciclo decisamente probante cui i campioni d'Italia si presentano senza uno dei suoi uomini simbolo, Paulo Dybala, fermato da una lesione al flessore della coscia destra che gli farà saltare i quattro impegni in calendario e anche la doppia sfida di qualificazioni mondiali dell'Argentina contro Brasile e Colombia. Tornerà, a meno di sorprese, a metà novembre.
DERBY. Considerando che Pjaca è ancora ai box per il problema al perone rimediato con la Croazia durante la scorsa sosta e che Mandzukic non è ancora al meglio dopo il problema muscolare che gli ha fatto saltare Lione, lo scenario, là davanti, non è dei più rosei. Il campo delle alternative per supportare Higuain si restringe. Una di queste però ha già dimostrato di saper fare eccome la differenza. Parliamo di Juan Cuadrado, il jolly che nella sua esperienza in bianconero è già stato decisivo in più occasioni. Lo scorso anno arrivò a fine mercato accompagnato da una buona dose di scetticismo ma impiegò pochissimo a mettere il suo timbro. La data cerchiata in rosso è il 31 ottobre 2015: il suo gol in pieno recupero regala il derby alla Juve e una enorme boccata d'ossigeno al suo allenatore, dopo un inizio choc di stagione. Proprio da quella rete partì la grande rimonta dei bianconeri che ha portato al quinto scudetto di fila. Il bilancio di Cuadrado fu di 40 presenze e 5 centri in totale, tutti di un certo peso: con Toro, appunto, Fiorentina, Frosinone (in piena volata tricolore), Bayern Monaco (prima che il sogno del trionfo in casa dei bavaresi svanisse) e Palermo.
DUTTILITA'. L'estate è trascorsa tra il ritorno al Chelsea e il rientro fortemente voluto a Torino, ancora una volta a fine mercato. Risultato? Juan si è ripetuto pochi giorni fa con la specialità «gol decisivi». A Lione ha firmato l'impresa in dieci uomini con un destro pazzesco che ha consegnato ai bianconeri un pezzetto di qualificazione. Ecco, Cuadrado è il tipo di giocatore che fa la fortuna degli allenatori: ha la capacità di spezzare le partite con un'accelerazione, un guizzo, un dribbling, un tiro a sorpresa. La sua duttilità fa la differenza, tanto che permette ad Allegri di disegnare diverse soluzioni tattiche. Esterno destro nel 3-5-2, modulo in cui Max l'ha proposto recentemente anche da interno (Zagabria e Cagliari) e seconda punta con Higuain (sabato contro il Milan dopo l'infortunio di Dybala). Attaccante esterno nel 4-3-3, ma anche nel 4-2-3-1, sistema cui la Juve dovrebbe tendere nel corso della stagione per esaltare anche Pjanic e Dybala a supporto di Higuain. Domani sera contro la Sampdoria potrebbe essere 3-4-2-1 con Juan e Pjanic a garantire adeguati rifornimenti al Pipita. Tante idee, tante soluzioni per una Juve al Cuadrado.
fonte:corrieredellosport