Il Genoa in dieci uomini mette paura all’Empoli Espulsi Lazovic e Juric, il pari sta stretto ai rossoblù
I rossoblu perdono Lazovic al 34’ del p.t. per doppia ammonizione e il tecnico Juric, espulso per proteste sul finale. Ma i toscani non riescono a impensierire Perin, alla 100ª in Serie A
Il pareggio dei rimpianti. Il Genoa si rammarica per l’espulsione di Lazovic dopo appena trentaquattro minuti, che ha condizionato pesantemente il prosieguo di gara. L’Empoli, dal canto suo, è consapevole di aver sprecato una grossa chance per centrare il primo successo stagionale in trasferta, accontentandosi troppo presto del punticino.
Una partita avara di occasioni, con il Genoa che ha cercato di ottenere il massimo senza tuttavia scoprirsi in difesa. L’ingresso di Ninkovic ha regalato brillantezza e imprevedibilità alla squadra di Juric (allontanato per proteste, nel secondo tempo), anche se Skorupski raramente è stato chiamato in causa.
L’Empoli si è aggrappato a Gilardino, che si è procurato due buone chance nel primo tempo, dimostrando di poter essere utile alla causa, ma si è spento con il passare del tempo, difendendo con le unghie e con i denti un punto che non cambia di molto la situazione in classifica.
LA PARTITA. L’avvio di gara del Genoa è incoraggiante, con i continui inserimenti di Edenilson e Rigoni che mettono in apprensione la retroguardia avversaria. Con il passare dei minuti, però, l’Empoli trova le misure a centrocampo e riduce al minimo i rischi. Ancora una volta, come in precedenti partite, il Grifone gioca a complicarsi la vita, e già al 34’ si trova in inferiorità numerica, per il doppio ingenuo giallo rimediato da Lazovic. Una vera mazzata, per una squadra già priva di molti elementi di propensione offensiva. L’Empoli si spinge all’attacco con generosità, cercando di sfruttare il momento; Gilardino si mette in luce con un paio di intuizioni che tuttavia non sortiscono effetto. Nel finale di frazione, proteste genoane per una presunta gomitata di Bellusci ai danni di Simeone.
Nel secondo tempo ti aspetti una compagine toscana tambureggiante a caccia del gol decisivo e, invece, la gara si incanala sui binari dell’equilibrio, con il Genoa che sopperisce al meglio all’inferiorità numerica. Anzi, è proprio la formazione locale a cercare con maggior insistenza la via del gol, tenendo in mano il pallino del gioco e provando a sfondare sulle fasce. L’Empoli fa fatica a tenere Laxalt così come a farsi vedere dalle parti di Perin, arretrando il proprio raggio d’azione e concentrandosi soprattutto a chiudere i varchi agli avversari. Troppo poco per una squadra affamata di punti e con una rivale in inferiorità numerica e priva di diversi cardini. Veloso e Rincon ci provano dalla distanza, con Skorupski che si fa trovare pronto.
Nella fase finale di gara sale in cattedra Ninkovic, elemento di cui sentiremo parlare. Il suo ingresso, al posto di un evanescente Simeone, aumenta la pericolosità del Genoa e gli consente di credere alla vittoria fino al triplice fischio. Laxalt finisce ko dopo uno scontro con Bellusci (i due giocatori si sono ripresi subito). Juric perde le staffe e viene allontanato dall’arbitro Pairetto. Nel recupero, i padroni di casa collezionano calci d’angolo, che tuttavia non battono a dovere per creare grattacapi a Skorupski. Finisce a reti bianche, con il Genoa che lascia per strada altri due punti. Per l’Empoli, invece, un punto di partenza, anche se la strada verso la salvezza appare ancora molto in salita e irta di difficoltà.
fonte.corrieredellosport