Un Diavolo fatale vola più in alto
Chievo piegato da Kucka-Niang Milan secondo e sabato la Juve
A Verona decidono due "missili" a cavallo tra i due tempi e un tiro di Bacca deviato nel recupero, inutile il gol di Birsa: i rossoneri agganciano la Roma alle spalle della Juve, e sabato a San Siro arrivano i bianconeri
Milan chiave tattica
Montella disegna il 4-3-3 con Lapadula centravanti fra Suso e Niang. Costruisce la vittoria con questo modulo, la protegge con il 4-4-2 e poi con il 4-5-1: li ottiene smontando il tridente, innestando Poli e Sosa, poi Bacca.
la svolta
La svolta è in quel sinistro di Kucka, una legnata da venticinque metri che tradisce l’andamento del match e indirizza la partita a favore del Milan. Ottima esecuzione, ma sul gol incidono un pressing intelligente e il cinismo della squadra.
chievo chiave tattica
Maran è fedele al 4-3-1-2, con Birsa, ex rossonero, trequartista dietro Inglese e Floro Flores. Al di là della disposizione degli uomini, convince l’interpretazione del modulo: intensità, ritmo, palleggio, ma i capolavori di Kucka e Niang rovinano tutto.
Il Milan passa al Bentegodi e s’arrampica, dopo sei anni, al secondo posto: agganciata la Roma, accende i sogni aspettando la Juventus, adesso distante cinque punti e sabato di scena a San Siro. Il Chievo, sia chiaro, non demerita, per un tempo mette in crisi i rossoneri, però Kucka lo sorprende sul filo dell’intervallo e Niang lo tramortisce in avvio di ripresa. Illusoria la punizione magica di Birsa, la vittoria è custodita e impreziosita nel punteggio: Dainelli, all’ultimo istante, inganna Sorrentino deviando una conclusione di Bacca.
BLASONE. Il colombiano entra solo nel finale, perché Montella regala una chance a Lapadula, centravanti fra Suso e Niang. La regia viene assegnata a Locatelli e per il resto l’assetto è immutato, d’altronde sette indisponibili riducono i margini di scelta: Kucka e Bonaventura sono le mezz’ali, Abate e De Sciglio i terzini, Paletta e Romagnoli i centrali davanti a Donnarumma. Il Chievo perde Hatemaj, sostituito a centrocampo da Izco, ritrova Cacciatore esterno destro difensivo, ripropone la coppia Floro Flores-Inglese in attacco. Partono veloce, i ragazzi di Maran, coraggiosi e sfrontati davanti al blasone rossonero, ma il Milan è bravo ad abbassare il ritmo, raggiungendo picchi di possesso elevatissimi: spenta la fiammata, il gioco s’avviluppa a metà campo, con allunghi improvvisi sui due fronti che fanno palpitare il Bentegodi.
INTENSITA’ E PALLEGGIO. Il Chievo ha maggiore intraprendenza, è limpido nelle geometrie e lesto nelle accelerazioni, però Donnarumma non corre mai veri pericoli, dovendo solo abbrancare un cross di Izco e un destro centrale di Birsa. Lo sloveno, incompreso a Milano e oggi simbolo della rivelazione clivense, tenta anche da fuori, due volte, ma è impreciso, mentre Inglese brontola per un contatto in area (non è rigore) e s’incaglia, su cross di Cacciatore, in un fuorigioco che invece c’è tutto. La differenza tra le due squadre, occultata dal gioco in una partita molto tattica, viene segnata da esperienza e cinismo, così il Milan che fatica a costruire, che per lunghi tratti bada solo a difendersi, che soffre l’intensità e il palleggio gialloblù, si sgancia due volte sole e fa male: nella prima occasione, su cross tagliato di Suso, Cacciatore salva sulla linea, nella seconda Kucka, favorito dal pressing attorno, arraffa palla, avanza di qualche passo e da venticinque metri infila l’incrocio. Siamo al tramonto del tempo, restano un paio di minuti di recupero e il brivido per un altro bolide, stavolta fuori, dello slovacco.
GOL SPETTACOLARE. Sereno per la prestazione, consapevole di non meritare lo svantaggio, il Chievo punta sulla ripresa le fiches di rimonta, peccato non faccia in tempo a rientrare in campo che Niang lo gela con un gol spettacolare: l’innesca Bonaventura, su errore di Dainelli, il francese è bravissimo a incrociare e incenerire Sorrentino. Nemmeno adesso i giallobù si spengono, Inglese pecca d’altruismo cercando Castro anziché calciare in porta e Birsa manca la correzione in tuffo, ma il Milan adesso è sciolto, carico, sicuro: Sorrentino mura Lapadula, Niang manda alto da un passo, Suso sfiora la traversa, Lapadula si libera bene ed esalta il portiere, poco dopo superbo anche su Niang.
ORGOGLIO CONTRO GRINTA. Maran resiste e insiste, chiede la scossa a Meggiorini e De Guzman, ribatte Montella richiamando Lapadula e innestando Sosa per una maggior protezione. Antidoto inutile dinanzi alla magia di Birsa: punizione telecomandata all’incrocio e partita d’improvviso riaperta. Dentro anche Pellissier, dentro dall’alta parte Poli che infoltisce ancora di più la mediana. Battaglia. Orgoglio e speranza contro grinta. Quattro minuti di recupero e di sofferenza rossonera interrotta dai lampi di Bacca: un contropiede generoso e una carambola su Dainelli che ne devia il tiro beffando Sorrentino. Secondo posto che mancava dai tempi di Allegri, atteso sabato a San Siro con la sua Juve.
Birsa, una perla Bacca-Dainelli: il 3-1 è autogol
CHIEVO
BIRSA 6,5
Sempre efficace nella doppia fase: trequartista pronto alla conclusione, «controllore» senza sosta su Locatelli. Rimette in gioco il risultato firmando l’1-2.
SORRENTINO 6,5
Incolpevole sui due gol. Evita la goleada.
CACCIATORE 6
Salva in extremis (14') su Niang. Finché ha fiato non perde un colpo.
GAMBERINI 6
Fino al gol dello 0-2, registra bene la difesa.
GOBBI 6
Suso non è in serata. Lo spagnolo sbaglia molto, ma quando trova l’ispirazione diventa pericoloso. Gobbi c’è.
RADOVANOVIC 6
Regge bene l’urto a centrocampo, fino a quando Montella non passa a 5 mediani.
CASTRO 6
Cerca il dialogo con Floro Flores. Meglio in fase offensiva che difensiva.
INGLESE 5,5
Spunta due volte nei 45' iniziali: sull’azione del presunto rigore di Romagnoli e sul gol in fuorigioco. Poi cala e lascia il posto a Meggiorini.
MEGGIORINI (15'st) 6
Rende più incisivo l’attacco clivense.
FLORO FLORES 6
Un paio di buoni spunti nel primo tempo, ma Paletta gli nega il colpo vincente.
MARAN all. 6
Molto bene il Chievo per quasi un tempo. Ma le due reti ravvicinate lo mettono kappaò.
IZCO 5,5
Mette sotto pressione De Sciglio ma alla distanza perde efficacia.
DE GUZMAN (20'st) 5,5
Subentra a Izco, ma non incide più di tanto.
DAINELLI 5
Ammonito (14') perché ferma fallosamente Lapadula mentre scatta verso la porta. Perde il pallone a centrocampo propiziando il raddoppio milanista.
MILAN
MONTELLA all. 7
Profumo di Champions League per l’aeroplanino che dopo 8 giornate è già in alta quota, al secondo posto. Sabato a San Siro c’è la Juve. Sognare non costa nulla, soprattutto di questi tempi…
NIANG 7
Cacciatore di nome e di…fatto. Il terzino lo marca stretto, senza fare complimenti. Micidiale, dopo nemmeno 1' del secondo tempo, il colpo del 2-0.
KUCKA 7
Grande gol, di forza, allo scadere del primo tempo. Cerca il bis nel recupero. Il solito martello pneumatico.
BONAVENTURA 7
Inizia con qualche imprecisione. Quando affonda al posto di Niang è spesso pericoloso. Serve al francese lo spunto per l 2-0.
PALETTA 6,5
Spesso puntuale nell’anticipo su Floro Flores.
ROMAGNOLI 6,5
L’intesa con Paletta è ormai ottimale. La difesa questa volta cede solo su calcio piazzato.
LOCATELLI 6,5
Si impegna a tutto campo, va a caccia del pallone anche davanti alla sua area di rigore. Birsa fatica a tenerlo a bada.
BACCA (43’st) 6
«Velenoso» come sempre, subentra nel finale e attenua i patemi di Montella costringendo Dainelli all’autorete.
DE SCIGLIO 6
Izco si propone con forza. L’azzurro lo contrasta quasi sempre con successo.
SUSO 6
Un paio di spunti nel primo tempo. Su uno di questo Cacciatore salva sulla linea togliendo il pallone dalla testa di Niang.
LAPADULA 6
Sfiora il 3-0 (9' e 18' st) ma trova un grande Sorrentino.
SOSA (25'st) 6
Affianca Locatelli nella fase finale del secondo tempo.
DONNARUMMA 6
Pronto e reattivo, sempre al posto giusto. Birsa lo batte su calcio piazzato.
ABATE 6
Arcigno il duello con Castro. Positivo in tutte due le fasi.
L’ARBITRO
ROCCHI 7
Impeccabile, presente e puntuale. Come spesso gli accade.
fonte:corrieredellosport michele de lucia