La penisola invoca la separazione delle acque e il Comune di Piano dichiara guerra alla Gori

23 ottobre 2016 | 00:00
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La penisola invoca la separazione delle acque e il Comune di Piano dichiara guerra alla Gori

VICO EQUENSE/PIANO DI SORRENTO. Chiudere tutti gli scarichi abusivi, separare acque bianche e nere, bonificare i valloni e risolvere le emergenze nella fornitura idrica attivando al più presto l’impianto di depurazione di Punta Gradelle. E' questo il piano d'azione per la tutela del mare stipulato tra Gori e i sindaci della penisola sorrentina. Decisivo un incontro avvenuto nei giorni scorsi al Municipio di Piano di Sorrento. Le amministrazioni e Gori si vedranno di nuovo il prossimo 27 ottobre per un approfondimento sulle diverse tematiche dei singoli Comuni e la definizione del cronoprogramma degli interventi che la società andrà a effettuare sul territorio. Negli altri Comuni della Penisola sorrentina l’opera di separazione delle acque bianche da quelle nere è molto indietro. L’Amministrazione Comunale di Vico Equense, invece, con un’attività di oltre dieci anni ha recuperato molti dei guasti atavici in tema di separazione delle acque bianche e nere, sia alla fonte (palazzi e condomini privati) sia allo sversamento. L'ex sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque, ora assessore ai lavori pubblici, l'ha detto chiaro e tondo a Michele Di Natale, presidente Gori: «Il depuratore va attivato solo quando sarà pronta la divisione delle fogne». Uno step che dovrà essere portato avanti nel corso dei prossimi mesi dalle altre amministrazioni. Di lavori per la separazione della rete delle acque bianche da quella delle acque nere e di ritardi nell’attivazione del depuratore di Punta Gradelle, si discuterà mercoledì 26 ottobre ore 19, a Palazzo Diaz a Sant’Agnello, nel corso della prima assemblea pubblica del movimento “Grande Onda”. I vertici del gruppo, nato nel 2015 per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul fenomeno dell’inquinamento marino, discuteranno delle iniziative già avviate o ancora da avviare per garantire la pulizia delle acque della penisola sorrentina.

Intanto Il Comune di Piano di Sorrento dichiara guerra alla Gori. Non solo disservizi sul fronte della fornitura idrica ma anche interventi per le fogne bianche al palo nonostante l'amministrazione abbia anticipato alla società partecipata da Acea dell'editore del Mattino Francesco Gaetano Caltagirone le risorse necessarie per i lavori. Fondi per un totale di circa un milione di euro che ancora attendono di essere investiti. La scarsa tolleranza nei confronti della Gori in penisola sorrentina si fa,quindi, dilagante