Milan,Locatelli ho segnato un gol al portiere piu’ forte al mondo
«Un gol a Buffon: ma cosa ho fatto?»
Locatelli: Grazie a Berlusconi, mi ha voluto tra i grandi
juventus chiave tattica
Locatelli ha un piccolo grande record: da quando s’è affacciato in serie A, ha centrato due volte lo specchio e segnato due gol. Strepitosa la conclusione, ma era solo soletto: l’errore, in casi simili, è una compartecipazione, ma Pjanic ha una bella responsabilità.
Il teatrino che conduce all’annullamento del gol di Pjanic incide un’impronta profonda sulla partita.
L’assurdo è che Rizzoli inizialmente convalida, poi si lascia fuorviare
da Cariolato e company.
Chissà come sarebbe andata…
Montella resta fedele al 4-3-3 che ha portato il Milan fino al secondo posto, ottimizzato dalla velocità degli esterni offensivi e dall’autorità di Bonaventura e Kuckca. Con l’ingresso di Poli, il tridente si scompone: Bacca unica punta, il nuovo entrato e Suso sulla trequarti.
Solito schema, 3-5-2: se le cose non girano perfettamente, è un problema di interpretazione e di ritmo. La sensazione è che, come a Lione, manchi la qualità richiesta ad alcuni uomini chiave. Pochissimi i rifornimenti per Higuain, generoso ma mai pungente.
Non uno, ma addirittura due predestinati. Gigio Donnarumma (classe 1999) e Manuel Locatelli (1998). Trentacinque anni in due, ma già una carriera scolpita nella leggenda milanista. A fine gara l’amministratore delegato Galliani, dopo aver esultato in tribuna sia al gol di Locatelli sia dopo la super-parata di Donnarumma, si è emozionato negli spogliatoi quando è andato a salutare i suoi giovani eroi. Ma sia Locatelli che Donnarumma non si scompongono. Saldamente ancorati ad altrettante famiglie sane e concrete, i due baby-eroi non corrono rischi di eccessiva esaltazione.
LACRIME-BIS. Locatelli dopo aver segnato il gol del 3-3 nella clamorosa rimonta (completata dal 4-3 di Paletta) aveva pianto a dirotto davanti alle telecamere. Ieri era più tranquillo, ma non ha negato la possibilità di un clamoroso…bis. «Non ci credo ancora, probabilmente qualche lacrima mi scenderà quando rivedrò la mia famiglia – ha detto – Ho fatto gol al portiere più forte al mondo, è un sogno che si realizza, ma devo continuare a lavorare. Come ho fatto? Mi è arrivata la palla lì, ho tirato, poi sono andato sotto la tribuna dove c’erano mio padre, mia madre e i miei fratelli, non so ancora cosa ho fatto. Non c’è un segreto, sono fatto così, non sono per niente un ragazzo costruito, faccio vedere le mie emozioni. Ma sono stato anche fortunato. devo restare con i piedi per terra. Lo ammetto: non sto ancora realizzando cosa sto facendo».
VENTURA. In tribuna a San Siro c’era anche il ct azzurro Ventura. Anche Locatelli, come Donnarumma, sta bruciando le tappe? «Con calma, devo fare un passo alla volta – ha spiegato – Adesso mi attende la fase finale degli Europei con l'Under 19, poi si vedrà». Ma il Milan può essere l’anti-Juve? «No, dobbiamo mantenere la calma e stare tranquilli. Abbiamo vinto la battaglia, non la guerra. Siamo un grande gruppo, siamo uniti e ci vogliamo bene. Sappiamo soffrire. Siamo contenti di questa vittoria. La dedica? Più di una. Alla mia famiglia, ma anche al presidente Berlusconi che è una grande persona. Questo gol è anche suo, mi ha voluto in prima squadra. Anche perchè in Primavera non ho mai calciato così, non ho mai segnato gol del genere».
EREDE. Non è ancora maggiorenne ma ha la personalità e il carattere di un veterano. Gigio Donnarumma, oltre ad aver sventato il gol dell’1-1 al 96', ha strappato dalle mani della Juventus la rete dell’1-0. Infatti l’arbitro Rizzoli aveva convalidato il gol, ma Donnarumma è andato subito a protestare con il guardalinee e l’arbitro d’area. Duro, spietato, senza alcuna paura, ha affrontato la situazione senza timore alcuno. Da solo, prima di essere raggiunto dagli altri compagni di squadra. Inferocito, determinato a riprendersi quello che, secondo lui, gli avevano tolto. L’imbattibilità della sua porta contro la Juve, la possibilità di continuità a segnare in una serata che, Gigio se lo sentiva, sarebbe diventata magica.
PAURA. Fra pochi mesi (il 25 febbario 2017 compirà 18 anni) Gigio Donnarumma dovrà firmare il suo primo contratto da professionista. Probabilmente al tavolo della trattativa saranno seduti i nuovi padroni cinesi che non potranno essere insensibili alle «sirene» di un mercato internazionale che sta impazzendo per i gioielli rossoneri. Donnarumma, Romagnoli, De Sciglio, Locatelli, Suso, Niang: tutti insieme, in questo momento, valgono oltre 250 milioni, cioè mezzo Milan…
fonte:corrieredellosport