Ieri sera quasi tuttala squadra è stata a cena a Pozzuoli, nel ristorante da Bobò:c’era da festeggiare il compleanno del vice di Sarri,Ciccio Calzona
Pochi antipasti, senza fritture, spaghetti al pomodoro, orata al forno, torta e spumante italiano il menù sapientemente proposto dal grande Bobó, Masterchef, titolare dell’omonimo ristorante sul porto di Pozzuoli, nonché amico fidato della squadra e del presidente De Laurentiis.
Arriva a Napoli il ct dell’Under 21 della Polonia, Marcin Dorna: vuole convincere Zielinski e Milik a giocare gli europei di categoria, nella prossima estate.
Il tecnico Dorna incontra l’attaccante, fermo dopo l’operazione al ginocchio, e il centrocampista
Sabato il big match a Torino: un’impresa per ridurre il distacco dal vertice
Sfida Empoli, Juve e Besiktas in una settimana Il Napoli ha la grande occasione per dare la svolta
2 Difensori a segno per il Napoli nelle ultime due giornate: Koulibaly con la Roma e Maksimovic contro il Crotone
Una sola volta il Napoli non è riuscito a segnare, nelle sue dodici gare: a Genova, nello 0-0 contro i rossoblù di Juric
25 Sono i gol che il Napoli ha segnato in questi primi due mesi di stagione, tra campionato e Champions League.
Il centrocampista croato Rog potrebbe esordire in maglia azzurra contro l’Empoli.
La Brillante prova del giovane africano: confermato a Fuorigrotta al posto di Jorginho Dopo Diawara ecco Giak e Rog più spazio alle seconde linee
Contro l’Empoli Giaccherini sarà titolare al posto di Callejon
Il tecnico schiererà Mertens centravanti ai suoi lati Giaccherini e Insigne
L’arbitro Mariani fischierà per la prima volta gli azzurri Il direttore di gara della sezione di Aprilia ha collezionato 26 presenze in serie A
Martusciello «Conosco Sarri e i difetti della sua squadra» Il tecnico dell’Empoli a Radio Kiss Kiss: l’attacco? Mertens ci darà problemi
«Chi siamo noi?» E l’interrogativo, che attende (ulteriori) risposte, Sarri l’aveva risolto a modo suo, domenica sera, mentre intorno c’erano facce distese ma neanche un filo d’allegria. «Come se i quattordici mesi di bel calcio fossero stati dimenticati: due settimane nere e il passato che viene cancellato». Ma il futuro è ora, in sette giorni da uomini veri, in questa notte un po’ nostalgica in cui c’è l’Empoli e un album di ricordi, in quel week-end che propone il più grande spettacolo emozionale, in quella Istanbul che sembrerà «guerra e pace» (con rispetto parlando), perché certe sere s’intuiscono con anticipo. La settimana «santa» eccola qua…
IL RUOLO. «Chi siamo noi?» se l’è chiesto il San Paolo, forse il Napoli stesso, certo non Sarri, aggrappato al suo calcio, alle proprie certezze, all’Idea di poter uscire dal tunnel con la luce del (bel) giuoco: però ora, tra l’Empoli, la Juventus e il Besiktas, in quest’incrocio in cui c’è tutto – il romantico sentimento e la ferocia competizione – per lasciarsi alle spalle, e definitivamente, quel clima vagamente (?) appesantito dalle sconfitte, torneranno utili le dimostrazioni pratiche finite nel sottoscala, quell’esuberanza accecante di far pressing & forcing tutt’assieme, la naturalezza nel trovare la porta altrui: «Abbiamo fatto bene, e per molto tempo, poi sono bastate tre sconfitte…». L’Atalanta, la Roma, il Besiktas, un Napoli sparito (e succede), o forse appesantito (e può capitare), certo innaturale rispetto ai precedenti, alle sue vibrazioni: poi è arrivata Crotone, che è servito per leggersi dentro, per attaccare, vero, e anche per gestire, dopo lo scatto d’ira di Gabbiadini e di inferiorità. La prima partita «sporca», se possibile «zozza»: in dieci uomini, dunque privi del tridente, con fatiche suppletive per chiunque, una vocazione in contrasto con la propria disinvoltura offensiva, un po’ di (sano) contropiede e comunque la consapevolezza che stavolta servisse altro: «Respirare». Tra le nuvole di fumo, e la nebbia per la rabbia che Sarri porta talvolta con sé, il Napoli ha avvertito il battito d’un orgoglio mai sparito ed s’è tuffato in un’esistenza insolita, dominando (per possesso palla) ma differentemente, in quell’ora in cui ha dovuto piegarsi alla inferiorità e quindi ad un altro copione.
L’ESAMINO. Però domani si riparte, avendo percezione d’essere al cospetto d’una serie di «infiltrati», dunque dovendo esibire ancora altro di sé, perché all’Empoli sanno bene, da Martusciello ai calciatori, quali siano i codici d’accesso usati da Sarri per liberare quel calcio fantasioso. Nuove password, restando «vecchi», attaccando, provando a far male, a giocare a campo largo ma non lungo, rimanendo in quei trenta metri utili per non ritrovarsi (quasi) mai scoperti e per potersi permettere il fraseggio continuato: per essere, insomma, il Napoli che sappia sbarazzarsi della vena malinconica che s’è impadronita della sua aria e che a Sarri, a Crotone, hanno fatto venire la languida, sferzante ironia che ha princìpi di vittimismo. «Come se in quattordici mesi non si fosse fatto niente».
L’ESAMONE. Ma ci sono sette giorni di complicati pensieri, e non saranno soltanto le formazioni, i tagli, le sovrapposizioni e le diagonali, perché andrà riaperto il libro del turn-over e poi bisognerà anche sistemarsi un pochino sul lettino, fingendosi qualcuno che somigli a Freud: psicologia spicciola, all’interno del tridente, che alla Juventus dovrà chiedere l’accredito per esserne (e a lungo) una delle più pericolose concorrenti e dal Besiktas, invece, dovrà «reclamare» il timbro sul passaporto, destinazione ottavi di finale di Champions.
IL RILANCIO. Ciò che vale, ovvio, è il percorso dell’epoca-Sarri e i quattordici mesi iniziali, con lo spettacolo offerto, i risultati ottenuti, i record conquistati hanno la priorità; poi il calcio va anche oltre, non ristagna in se stesso, esce dalle statistiche e si aggiorna: c’è una fase, piccola e dolorosa, cominciata il 2 ottobre e sviluppatasi sino al 19 ottobre e quel quesito che può essere risolto (o chiarito). «Chi siamo noi…».
NAPOLI – EMPOLI I PRECEDENTI
Le dieci partite in casa del Napoli
(nel 2002 si è giocato a Benevento)
sei in serie A e quattro in serie B
sette vittorie del Napoli
due pareggi
una vittoria dell’Empoli
23 gol del Napoli
9 gol dell’Empoli
L’ultima vittoria del Napoli
5-1 il 31 gennaio 2016
28’ p.t. Paredes (E), 33’ Higuain, 37’ p.t. Insigne, 6’ s.t. Camporese (autogol) (E), 38’ s.t. e 43’ s.t. Callejon
L’ultimo pareggio
2-2 il 7 dicembre 2014
19’ p.t. Verdi (E), 8’ s.t. Rugani (E), 22’ s.t. Zapata (N), 27’ De Guzman (N)
L’unica vittoria dell’Empoli
1-3 il 17 febbraio 2008
22’ p.t. Pozzi (E), 37’ p.t. Mannini (N), 20’ s.t. Pozzi (E), 35’ s.t. Budel (E)