Piano di Sorrento. Il Consigliere Antonio D’Aniello sulla gestione rifiuti: <Istituire subito il Sad Penisola Sorrentina
PIANO DI SORRENTO. La nuova legge regionale sui rifiuti (la numero 33 del 26 Maggio scorso) impone ai Comuni di aderire agli Ato (Ambito Territoriale Ottimale) che corrisponde alla dimensione territoriale obbligatoria per lo svolgimento delle funzioni relative alla gestione dei rifiuti urbani “secondo i principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sostenibilità ambientale”.
In particolare la nuova legge regionale prevede l'istituzione di 7 Ambiti Territoriali Ottimali che si occuperanno della gestione dei rifiuti. Saranno quindi gli ATO ad occuparsi della raccolta rifiuti con ciascuno di essi che avrà un impianto di riferimento. L’Ato che ingloba i 6 Comuni della penisola sorrento è il Sarnese-Vesuviano (Ato 3) che al momento conta ben 76 Comuni consorziati tra la provincia di Napoli e Salerno.
Un obbligo di legge che, però, dà anche spazio ad altre soluzioni, come riportato dall’articolo 7 della stessa: «Aderire all’Ato, ha già un costo di cinquanta centesimi ad abitante e l’adesione è obbligatoria, altrimenti la Regione invierebbe un commissario a farla – commenta il consigliere di Piano di Sorrento Antonio D’Aniello sul suo blog – però, nella legge regionale è spiegata la possibilità di individuare all’interno degli Ato dei Sad, sottoambiti in cui far confluire Comuni omogenei che potrebbero continuare con l’attuale sistema integrato dei rifiuti. Credo – continua il consigliere D’Aniello – che i Comuni della penisola, o in subordine quelli che aderiscono alla società PenisolaVerde, dovrebbero attivarsi per far sì che si istituisca il Sad Penisola sorrentina, dato che il sistema integrato da noi ha livelli di eccellenza per ciò che riguarda la raccolta differenziata. Non farlo significherà entrare nel calderone dei Comuni della ex provincia di Napoli, con evidenti difficoltà geografiche e di gestione del servizio».