Roma blindata a Napoli

15 ottobre 2016 | 00:00
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Roma blindata a Napoli

Ci sono voluti 50 minuti di volo per percorrere 188 chilometri. L'assurdità logistica di Napoli-Roma è in questo spostamento. Invece di muoversi in treno come i comuni mortali, con l'alta velocità che impiega poco più di un'ora, la Roma è stata obbligata a viaggiare in aereo, noleggiando un charter, per questioni di sicurezza. 

IL PIANO. Era successo anche gli anni scorsi, dopo l'uccisione di Ciro Esposito. I contatti tra le questure hanno suggerito di evitare l'arrivo nel centro città, in un luogo affollato, per poi sistemarsi in uno degli alberghi sul lungomare, davanti a Castel dell'Ovo. La Roma ha scelto invece nuovamente un hotel a ridosso dello stadio San Paolo, che sarà sorvegliato dalla polizia tutta la notte. Le pattuglie delle forze dell'ordine hanno scortato la comitiva fin dalla scaletta dell'aereo a Capodichino e lo stesso faranno per il ritorno, dopo la partita. In nottata un ampio servizio di vigilanza ha impedito a potenziali intrusi di avvicinarsi all'albergo: soltanto i clienti, mostrando la card della stanza, vi hanno avuto accesso. La prudenza non è mai troppa. 

TENSIONE. Del resto a Napoli non possono stare tranquilli, viste le numerose minacce di rappresaglie partite dalla curva napoletana nel corso dei mesi. Ottocento agenti saranno impegnati a curare l'evento, oltre agli steward del Napoli, nonostante la totale assenza dei tifosi romanisti decisa dal Viminale. La madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi, in settimana ha chiesto di non trasformare una giornata di sport in un nuovo pretesto di violenza ed è attesa allo stadio in tribuna. Ma ieri sul tema si è espresso anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. «Roma e Napoli hanno tutto delle grandi città, sono considerate due capitali – ha detto a Teleradiostereo – E' un peccato che quando si confrontano in campo debba esserci questa tensione. In passato la partita era vissuta diversamente. I sindaci, noi, dobbiamo fare un passo avanti, in campo si va per vincere ma poi si deve essere campioni d'Italia anche fuori, dimostrando quella superiorità anche non reagendo male alle provocazioni. Lo dico spesso anche ai tifosi del Napoli, che incontro per le strade della città». 

NORMALITA'. Del desolante vuoto nel settore ospiti del San Paolo ha invece parlato Spalletti in conferenza stampa: «Non so se sia giusto. Ma nessuno ha diritto a creare danni, quindi chi ha intenzione di mettere a rischio l'incolumità va in qualche modo fermato. Tutti dobbiamo dare un contributo per creare un ambiente sportivo-sociale dove le persone possano vivere le passioni in base ai colori che amano in un clima di correttezza. Ognuno dovrebbe potersi esprimere lasciando esprimere l'altro per essere all'altezza di uno spettacolo». Un'utopia, di questi tempi. 

fonte:corrieredellosport